RIMINI, 17 GIUGNO – Dal 16 al 18 giugno 2025, il Palacongressi di Rimini ospita la settima edizione dell’European Climate Change Adaptation Conference (ECCA2025), il principale appuntamento europeo sull’adattamento ai cambiamenti climatici. È la prima volta che questa conferenza si svolge in Italia: un riconoscimento alla solidità della ricerca scientifica nazionale, alla capacità di visione strategica e alla volontà politica di collocare il Paese al centro della trasformazione climatica europea.
Promossa dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) in collaborazione con JPI Climate e il progetto MAGICA, sostenuto dal programma Horizon Europe, ECCA2025 riunisce oltre 600 esperti, rappresentanti istituzionali, accademici e attori del mondo economico. Il tema scelto per questa edizione, “Smarter, Faster and More Systemic Adaptation”, sottolinea l’urgenza di strategie più intelligenti, tempestive e integrate per affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Rimini tra scienza e territorio
La scelta di Rimini come città ospitante non è casuale. La località romagnola vanta una forte esperienza in materia ambientale, grazie a iniziative come il Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO) e la storica partecipazione a eventi come Ecomondo. Il Comune di Rimini, insieme alla Regione Emilia-Romagna e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, figura tra i principali promotori istituzionali della conferenza. Questo radicamento territoriale ha permesso di porre in evidenza buone pratiche concrete, già in atto, nell’ambito dell’adattamento urbano e costiero.
Le sessioni principali e i gruppi di lavoro tematici si sono concentrati su aspetti cruciali come l’adattamento agli eventi climatici estremi, la resilienza delle aree urbane, la protezione delle zone costiere e montane, le implicazioni sociali e legali dell’adattamento, nonché il finanziamento di interventi strutturali. Tra gli ospiti di rilievo figurano rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia Spaziale Europea, della Banca Mondiale, dell’EIB, di assicurazioni come Unipol e Zurich e di realtà imprenditoriali italiane.
L’Italia come hub scientifico
Il CMCC ha assunto un ruolo guida nella struttura scientifica dell’evento, presentando le più avanzate linee di ricerca in tema di adattamento. Il contributo di esperti come Anna Pirani (focal point IPCC), Giovanni Coppini, Paola Mercogliano, Silvia Torresan ed Elena Allegri ha permesso di tradurre le evidenze scientifiche in strumenti concreti di policy. Nell’ambito del progetto MAGICA, l’obiettivo è rafforzare il legame tra mondo della ricerca e processo decisionale, affinché le strategie di adattamento siano efficaci, inclusive e misurabili.
Una sessione particolarmente rilevante è stata dedicata alla Missione europea sull’adattamento al cambiamento climatico, con il coinvolgimento di città e regioni italiane già impegnate nella definizione di piani locali. È stato confermato quanto il contesto italiano – dalla gestione delle risorse idriche alla protezione del suolo, dalla pianificazione urbana alla governance locale – rappresenti un banco di prova fondamentale per la sperimentazione di soluzioni replicabili su scala europea.
Tra cultura, comunicazione e cooperazione internazionale
ECCA2025 non si è limitata al confronto tecnico. La conferenza ha integrato momenti di comunicazione e divulgazione con iniziative artistiche, come la proiezione del documentario The Duty of Care del regista belga Nic Balthazar e l’esposizione dell’installazione Our Ocean from Space, realizzata da ESA e UNESCO, aperta al pubblico fino al 16 luglio.
L’evento sarà alimentato grazie al gemellaggio con la Adaptation Futures Conference 2025, in programma in Nuova Zelanda. La presenza di stand informativi su bandi e programmi europei – Horizon Europe, LIFE, Missione UE – ha inoltre offerto ai partecipanti strumenti concreti per trasformare idee in progetti finanziabili. (@OnuItalia)