ROMA, 10 GIUGNO – La Freedom Flotilla Coalition è stata intercettata dalla marina israeliana che nelle prime ore ieri, a circa 200 km da Gaza, prendendo il controllo della nave. La nave Madleen, era partita da Catania il 1° giugno, con a bordo la nota attivista Greta Thunberg e altri volontari, tentando di sfidare il blocco navale imposto da Israele sul territorio di Gaza per portare aiuti umanitari e lanciare un messaggio di solidarietà alla popolazione colpita dalle restrizioni e dal conflitto. “Israele ci ha rapiti in
acque internazionali” ha accusato l’attivista svedese al suo arrivo all’aeroporto parigino di Charles De Gaulle, dopo essere stata espulsa oggi dalle autorità israeliane.
Al momento dell’intercettazione, Freedom Flotilla dichiarava di essere un’“imbarcazione disarmata” e le immagini confermano che i volontari fossero in gilet di salvataggio e con le mani alzate durante l’irruzione. Greta Thunberg e gli altri attivisti sono stati trattenuti per controlli medici e amministrativi nel porto di Ashdod, poi trasferiti in un centro di detenzione a Ramle. Quattro di loro, tra cui la Thunberg, sono stati espulsi, mentre altro otto, tra cui l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, hanno rifiutato l’ordine di espulsione e “saranno portati davanti all’autorità giudiziaria, in base alla legge israeliana, perché sia autorizzata la deportazione”, aveva avvertito il ministero degli Esteri israeliano su X.
Reazioni e accuse reciproche
La Freedom Flotilla Coalition ha definito l’azione israeliana “un arresto arbitrario” e “un attacco illegale”, invocando il rispetto del diritto internazionale marittimo. Anche esperti ONU – tra cui Francesca Albanese, Relatore speciale delle Nazioni Unite sui territori Palestinesi Occupati – hanno chiesto una risposta internazionale e immediata, richiamando l’obbligo degli Stati membri di far rispettare il diritto umanitario nei confronti delle navi civili.
Israele ha giustificato il sequestro come misura necessaria ad evitare il trasporto di armi da parte di Hamas e ha respinto le accuse: “Il blocco è legale e necessario ai fini della sicurezza”, ha dichiarato Israel Katz, Ministro della Difesa.
Conseguenze diplomatiche e umanitarie
Sul fronte diplomatico, la Svezia ha attivato prontamente la propria rete consolare per Thunberg, mentre la Francia ha chiesto il rilascio immediato dei suoi cittadini presenti sulla Madleen. Anche la Turchia ha definito l’operazione “una chiara violazione del diritto internazionale”.
Sul piano umanitario, l’evento ha richiamato l’attenzione verso l’urgente necessità di interventi più consistenti. Nonostante Israele dichiari di far transitare oltre 1.200 camion di aiuti giornalieri, organizzazioni come OCHA e Save the Children, confermano la grave situazione di crisi e di famiglie sempre più vulnerabili.
Un segnale politico e simbolico forte
Secondo Al Jazeera, l’operazione di interruzione non ha minimizzato il messaggio della Flotilla, anzi: il viaggio della Madleen ha dimostrato che Gaza non è stata dimenticata ed ha trasmesso all’opinione pubblica internazionale l’urgenza di rompere il blocco navale e garantire che il Mediterraneo resti una via d’accesso percorribile per gli aiuti.
Gli sviluppi legati alla missione della Freedom Flotilla, anche in considerazione della partenza della barca “Madleen” proprio dal porto italiano di Catania, sono stati seguiti con attenzione in Italia. Sebbene il Governo italiano non abbia preso una posizione ufficiale sull’intercettazione, diverse organizzazioni della società civile hanno espresso forte preoccupazione per quanto accaduto, ribadendo il diritto alla libertà di navigazione in acque internazionali e il dovere di garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza. Alcuni parlamentari italiani, tra cui membri delle commissioni Esteri e Diritti Umani, hanno chiesto chiarimenti urgenti al Ministero degli Esteri in merito alla gestione del caso e alla tutela dei cittadini italiani eventualmente coinvolti, anche a titolo di supporto logistico o solidarietà.
Numerosi eventi e sit-in si sono tenuti in città italiane come Roma, Napoli e Milano per esprimere solidarietà ai passeggeri della Madleen e per denunciare il protrarsi del blocco su Gaza. (@OnuItalia)