GINEVRA, 5 APRILE – Nonostante l’opposizione di Stati Uniti e Israele, la Special Rapporteur delle Nazioni Unite per i diritti umani dei Palestinesi nei territori occupati da Israele Francesca Albanese e’ stata riconfermata nell’incarico. Il nuovo mandato dell’esperta italiana, la prima donna italiana a detenere questa posizione, sara’ di altri tre anni.
La scorsa settimana la missione americana all’Onu aveva mandato una lettera al Segretario generale Antonio Guterres chiedendo che il mandato della Albanese non fosse rinnovato a causa del suo “virulento antisemitismo, che demonizza Israele e sostiene Hamas”, come aveva poi detto su X la missione Usa, secondo cui un rinnovo del mandato sarebbe stata la prova che le Nazioni Unite “tollerano l’odio antisemita e sostengono il terrorismo”.
Nel corso del suo primo mandato, Albanese aveva espresso critiche nei confronti delle politiche di occupazione israeliane, sostenendo che violano i diritti dei palestinesi. Aveva raccomandato agli Stati membri dell’ONU di sviluppare un piano per porre fine all’occupazione coloniale israeliana e al regime di apartheid. Queste posizioni avevano suscitato reazioni negative da parte di Israele. Nel febbraio 2024, Israele aveva dichiarato Albanese persona non grata, vietandole l’ingresso nel paese per aver affermato che le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise a causa del loro ebraismo, ma come reazione all’oppressione israeliana. Albanese aveva respinto le accuse di antisemitismo, sottolineando che le sue critiche sono rivolte alle politiche di occupazione e non all’ebraismo o al popolo ebraico: “Sono critica, ma non antisemita
Francesca Albanese è Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967 dal maggio 2022. E’ Affiliate Scholar presso l’Institute for the Study of International Migration della Georgetown University, nonché Consigliera Senior su Migrazione e Sfollamento Forzato per il think tank Arab Renaissance for Democracy and Development (ARDD). Ha lavorato come esperta di diritti umani per le Nazioni Unite, inclusi l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e l’Agenzia ONU per il Soccorso e il Lavoro per i Rifugiati Palestinesi ed è Affiliate Scholar presso l’Institute for the Study of International Migration della Georgetown University e Consigliera Senior su Migrazione e Sfollamento Forzato presso il think tank Arab Renaissance for Democracy and Development (ARDD), dove ha co-fondato la Global Network on the Question of Palestine (GNQP), una coalizione di professionisti e studiosi impegnati nella questione israelo-palestinese.
Ha pubblicato numerosi lavori sulla situazione legale in Israele/Palestina; il suo libro, Palestinian Refugees in International Law (Oxford University Press, 2020), offre un’analisi giuridica approfondita della situazione dei rifugiati palestinesi, dalle sue origini fino alla realtà odierna. (@OnuItalia)