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mercoledì, Aprile 9, 2025

Intelligenza artificiale: l’Italia in Cds per uso “responsabile ed etico”

NEW YORK, 4 APRILE – L’intelligenza artificiale e il suo ruolo nel mantenimento della pace e’ stata al centro oggi di una riunione Arria-formula del Consiglio di Sicurezza dal titolo “Harnessing safe, inclusive, trustworthy AI for the maintenance of international peace and security”. La sessione e’ stata organizzata da Grecia, Francia e Corea del Sud, con il patrocinio di Armenia, Italia e Paesi Bassi. L’incontro, aperto a tutti gli Stati membri, osservatori permanenti e organizzazioni della società civile accreditate presso l’ONU, ha rappresentato un importante momento di confronto multilaterale sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) in ambito di pace e sicurezza internazionale.

Tra i relatori figuravano esperti di primo piano come Giannis Mastrogeorgiou, segretario speciale per la previsione strategica del governo greco, Yasmin Afina del programma Sicurezza e Tecnologia dell’UNIDIR, e Charlotte Scaddan, consigliera senior del Dipartimento ONU per le Comunicazioni Globali.

Gli impegni col G7

Durante il dibattito, l’Ambasciatore Maurizio Massari, intervenendo a nome dell’Italia, ha ribadito l’impegno del Paese per un’Intelligenza artificiale responsabile, inclusiva, sostenibile ed etica. Ha ricordato che, sotto la Presidenza italiana del G7, l’Italia ha promosso due iniziative concrete:

  • L’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con l’UNDP, per mettere l’IA al servizio degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs);

  • Il sistema di monitoraggio del Codice di Condotta di Hiroshima, sviluppato insieme all’OCSE, per garantire l’implementazione trasparente di principi condivisi sull’uso dell’Intelligenza Artificiale.

La riunione ha avuto lo scopo di approfondire il ruolo delle Nazioni Unite – e in particolare del Consiglio di Sicurezza – nel sostenere iniziative nazionali, regionali e globali per un uso dell’IA che contribuisca al mantenimento della pace e della sicurezza. Le riflessioni hanno toccato temi cruciali come la regolamentazione dell’IA in ambito militare, la non proliferazione delle tecnologie pericolose, e la prevenzione dell’uso improprio di capacità avanzate, in particolare nei contesti bellici o di instabilità.

È stato inoltre evidenziato il potenziale trasformativo dell’IA nel supportare le operazioni di peacekeeping e le missioni politiche speciali: dall’addestramento e logistica alla rilevazione di mine, ma anche i rischi associati alla disinformazione, alla perdita di fiducia nelle operazioni ONU, e agli attacchi cibernetici malevoli.

Tra i temi centrali sollevati vi erano:

  • L’equità nell’accesso ai benefici dell’Intelligenza artificiale;

  • Il rafforzamento dell’integrità dell’informazione contro la disinformazione e l’incitamento all’odio;

  • La necessità di meccanismi inclusivi di governance globale, capaci di colmare il divario digitale e di coinvolgere anche i Paesi del Sud Globale, oggi spesso esclusi dal dibattito internazionale.

L’Italia, insieme ad altri membri, ha sottolineato l’importanza di tradurre i principi condivisi in misure operative e di rafforzare il coordinamento tra i diversi fori multilaterali, incluse le Nazioni Unite, l’OCSE, e le piattaforme del G7 e G20.

Con la sua azione diplomatica e le iniziative concrete avviate nel quadro della Presidenza G7, l’Italia si conferma promotrice di una visione dell’intelligenza artificiale al servizio dell’uomo, della pace e dello sviluppo sostenibile, in linea con il Global Digital Compact e il Pact for the Future adottati al Vertice sul Futuro del settembre 2024. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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