ROMA/NEW YORK, 3 APRILE – In risposta alle gravi conseguenze del violento terremoto che lo scorso 28 marzo ha colpito il Myanmar, l’Italia ha messo in campo le proprie eccellenze per fornire un primo supporto concreto alle popolazioni interessate in questo momento di particolare criticità. Il Vice Ministro Cirielli ha infatti deliberato un contributo di emergenza di 2 milioni di Euro a favore della Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICROSS), prontamente disposto attraverso la Cooperazione Italiana per la fornitura di aiuti immediati e assistenza alle comunità più colpite dal terremoto. Ne da’ notizia un comunicato della Farnesina.
È inoltre prossimo alla pubblicazione un bando di emergenza da ulteriori 1.3 milioni, che si focalizzerà sulla risposta alla crisi e che coinvolgerà le numerose Organizzazioni della Società Civile italiane già presenti nel Paese e che, sin dalle prime ore successive all’evento, si sono mobilitate con tempestività ed efficacia per prestare assistenza alle vittime.
Parallelamente, la Cooperazione Italiana continua il coordinamento con tutti gli attori coinvolti, soprattutto attraverso la Protezione Civile e l’apposito Meccanismo dell’Unione Europea, al fine di organizzare un’operazione di trasporto umanitario destinata alla fornitura di beni di prima necessità in risposta ai bisogni urgenti rilevati sul terreno. Oltre ad affrontare l’emergenza nell’immediato, l’impegno dell’Italia mira a coordinare interventi di diversa natura a sostegno delle comunità colpite.
Oggi all’ONU il Segretario Generale Antonio Guterres ha fatto appello alla comunità internazionale affinché aumenti immediatamente finanziamenti di vitale importanza. Il capo delle Nazioni UNIte ha fatto inoltre appello per un accesso umanitario rapido, sicuro, continuo e senza ostacoli per raggiungere coloro che ne hanno più bisogno e “affinché si compia ogni sforzo per trasformare questo momento tragico in un’opportunità per il popolo del Myanmar, aprendo la strada alla pace e alla democrazia”. Guterres ha osservato infatti che, anche prima del terremoto, Myanmar doveva far fronte a crisi politiche, umanitarie e dei diritti umani. “Il disastro ha amplificato le sofferenze”, ha aggiunto. (@OnuItalia)