NEW YORK, 20 MARZO – “Donne in Diplomazia, tra sfide globali e opportunità ”: questoil tema di un dibattito promosso, in occasione del 70mo anniversario dell’ammissione dell’Italia alle Nazioni Unite e della 69ma Commissione sullo Status delle Donne (CSW69 – in corso a New York fino a domani 21 marzo) dalla Rappresentanza Permanente d’Italia a New York.
I lavori, aperti dall’Ambasciatore Maurizio Massari, sono stati moderati dalla Rappresentante Permanente di Danimarca all’ONU, Ambasciatrice Christina Markus-Lassen (attuale Presidente del Consiglio di Sicurezza ONU), e hanno visto protagoniste tre Ambasciatrici alle Nazioni Unite, rispettivamente del Qatar, El Salvador e dell’Albania.
Il dibattito ha toccato temi quali le barriere, storiche e attuali, che hanno impedito o che ancora oggi limitano l’ingresso delle donne in diplomazia e la loro partecipazione ai processi di mediazione e di pace, e ha messo a confronto diverse proposte sulle politiche da promuovere per rimuovere tali barriere.
“Settantratre Paesi del mondo non hanno mai nominato un’Ambasciatrice donna alle Nazioni Unite, e quelle attualmente in servizio a New York rappresentano solo il 25% del totale. Il bilanciamento di genere nella diplomazia non e’ solo un imperativo morale, ma un fattore per una governance efficace a livello nazionale e internazionale. Difficile anche parlare di multilateralismo efficace senza un pieno coinvolgimento delle donne nei processi di formazione delle decisioni e nella loro implementazione”, ha commentato l’Ambasciatore Massari.
In 80 anni di vita, le Nazioni Unite non sono mai state guidate da una donna, mentre l’Assemblea Generale dell’ONU e’ stata storicamente guidata solo da quattro donne. In Italia le donne hanno potuto accedere alla carriera diplomatica solo dal 1967. Negli ultimi anni la Farnesina ha promosso attivamente la parità di genere nella carriera diplomatica, anche grazie a reti come “Women in Diplomacy”, un’iniziativa per sostenere e valorizzare la presenza femminile nella diplomazia. (@OnuItalia)