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sabato, Marzo 22, 2025

CSW69: l’Italia contribuisce con tre side events, uno sul femminicidio

NEW YORK, 10 MARZO – L’Italia contribuira’ con tre side events, uno dei quali sul femminicidio in collaborazione con l’OSCE, alla 69ma Commissione sullo Status delle Donne (CSW69), che ha preso oggi il via al Palazzo di Vetro. La delegazione italiana e’ guidata dal Rappresentante Permanente d’Italia all’ONU, Ambasciatore Maurizio Massari, e include una delegazione parlamentare, fra i cui membri c’e’ la Vice Presidente della Camera dei Deputati Anna Ascani, e rappresentanti dell’Ufficio del Ministro per la famiglia, la natalità, e le pari opportunità. Come di consueto, i lavori vedranno anche la partecipazione della societa’ civile, con decine di ONG italiane rappresentate.

L’obiettivo della Commissione di quest’anno e’ la revisione e la valutazione del grado di attuazione della Dichiarazione e della Piattaforma d’Azione di Pechino, adottate alla quarta conferenza mondiale delle donne (1995) e di cui nel 2025 si celebra il trentesimo anniversario. Il processo di revisione includerà una riflessione circa le attuali sfide che ostacolano la concretizzazione della Piattaforma d’Azione e il conseguimento della parità di genere e dell’emancipazione delle donne.

L’Italia sara’ protagonista con tre importanti eventi promossi, dedicati rispettivamente alla lotta contro le mutilazioni genitali femminili (13 marzo), al femminicidio (12 marzo) e all’agenda “donna, pace e sicurezza” e “giovani, pace e sicurezza” (12 marzo), in collaborazione con diversi partner fra i quali UNICEF, UNFPA, UN Women, l’OSCE, l’Unione Africana e il Burkina Faso. Fra gli ulteriori appuntamenti in programma sponsorizzati dall’Italia, un evento sponsorizzato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) dedicato ai diritti delle donne nell’Africa occidentale con un focus su Gambia, Guinea e Sierra Leone (17 marzo), due sui diritti delle donne e ragazze afghane, un evento sull’uguaglianza di genere e gli aiuti umanitari in collaborazione con Save the Children e ChildFund Alliance fra gli altri, uno sui diritti delle donne ucraine nell’ambito degli sforzi di ricostruzione post-bellici in collaborazione fra gli altri con il Governo ucraino.

La Commissione sullo Status delle Donne costituisce la maggiore piattaforma a livello mondiale per i diritti delle donne e si riunisce ogni anno a marzo a New York, alla presenza delle Ministre/i per le Pari Opportunità e di membri dei Parlamenti dei 193 Stati Membri ONU, oltre a migliaia di delegate/i da organizzazioni non governative e altre articolazioni della società civile. La Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d’Azione rappresentano un’agenda globale di ampio respiro per l’emancipazione femminile, tracciando un quadro di riferimento essenziale per analizzare la condizione femminile a livello mondiale e per valutare gli sforzi degli Stati parte a favore della parità di genere. La Piattaforma, in particolare, definisce un programma per governi, organizzazioni internazionali, società civile e settore privato, con l’obiettivo di proteggere i diritti umani delle donne e garantire che la dimensione di genere sia inclusa in tutte le politiche e i programmi a livello nazionale, regionale e internazionale. (@OnuItalia)

Alessandra Baldini
Alessandra Baldinihttps://onuitalia.com
Alessandra Baldini e’ stata la prima donna giornalista parlamentare per l’Ansa, poi corrispondente a Washington e responsabile degli uffici Ansa di New York e Londra. Dirige OnuItalia.

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