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martedì, Febbraio 25, 2025

Libano: ONU preoccupata, Israele e Libano rispettino gli accordi

BEIRUT, 26 GENNAIO – Con la tregua nel Libano Meridionale a rischio dopo i tragici eventi di oggi in Libano quando le forze armate di Israele hanno aperto il fuoco su centinaia di sfollati libanesi che cercavano di tornare nelle loro case in aree ancora sotto il controllo isreaeliano, UNIFIL ha espresso forte preoccupazione e chiesto alle parti di evitare un ulteriore deterioramento della situazione. “La gestione delle folle rimane al di fuori del nostro mandato”, precisa la forza di pace dopo gli incidenti che hanno provocato la morte di almeno 22 persone tra cui un soldato libanese e decine di feriti.

Su richiesta delle Forze Armate Libanesi (Laf), le forze di pace Unifil si stanno dispiegando nelle aree indicate dalle Laf in tutta l’area di operazioni della missione per monitorare la situazione e contribuire a prevenire qualsiasi ulteriore escalation. L’Unifil invita la popolazione libanese ad attenersi alle direttive delle Laf, che mirano a proteggere le vite umane e a prevenire un’escalation di violenza nel sud del Libano, ma l’Idf deve evitare di sparare contro i civili all’interno del territorio libanese.

La Coordinatore Speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert, e il Capo della Missione e Comandante delle Forze di UNIFIL, il Generale Aroldo Lázaro, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si chiede alle parti di impegnarsi nuovamente per il rispetto degli accordi, perche’ “solo attraverso un rinnovato spirito di cooperazione si potrà garantire un futuro migliore per la regione”.

A due mesi dall’entrata in vigore dell’intesa, i cambiamenti nel sud del Libano sono evidenti, osservano i due esponenti ONU. La violenza è diminuita in modo significativo, consentendo il ritorno di centinaia di migliaia di persone nei loro paesi e villaggi. Le Forze Armate Libanesi (LAF), con il sostegno di UNIFIL, hanno assunto posizioni lasciate libere dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF), contribuendo al ripristino dei servizi essenziali e facilitando l’accesso umanitario alle comunità più colpite dal conflitto.

Un segnale positivo è anche il progresso politico interno: l’elezione di un presidente e la nomina di un primo ministro sono passi cruciali per ricostruire la fiducia tra i cittadini libanesi e lo Stato. Questo sviluppo apre la strada a una possibile estensione dell’autorità statale su tutto il territorio e rappresenta una speranza per la ripresa, la ricostruzione e la crescita del paese.

Tuttavia, non mancano le criticità, secondo Hennis-Plasschaert e Lázaro: “Gli obiettivi temporali previsti dall’accordo non sono stati rispettati, e gli eventi tragici di questa mattina dimostrano che le condizioni per il ritorno sicuro degli abitanti lungo la Blue Line non sono ancora garantite”. Le comunità sfollate, già provate dal conflitto, sono costrette a mantenere un atteggiamento di cautela, mentre le violazioni della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite continuano a verificarsi quotidianamente.

La dichiarazione sottolinea che il rispetto degli obblighi previsti dall’Accordo di novembre e la piena attuazione della risoluzione 1701 rappresentano l’unica via per chiudere questo oscuro capitolo di conflitto e inaugurare una nuova fase di sicurezza, stabilità e prosperità per entrambe le parti della Blue Line. Le Nazioni Unite ribadiscono il loro impegno nel coinvolgere tutti gli attori per raggiungere questi obiettivi e sono pronte a sostenere ogni azione coerente con la risoluzione 1701. L’Italia e’ particolarmente impegnata nel sud del Libano con oltre mille unita’ tra caschi blu e personale civile tra i caschi blu di UNIFIL. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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