ROMA, 25 NOVEMBRE – Riuniti a Roma dal 19 al 22 novembre e in altre sessioni nel 2025 in giro per l’Italia con le scuole medie superiori e inferiori, centinaia di studenti hanno partecipato alla 16ma edizione dell’IMUN, la più grande simulazione delle sedute dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Ragazze e ragazzi si sono immersi per quattro giorni nei panni dei diplomatici delle Nazioni Unite, affrontando temi tanto attuali quanto globali, contenuti nell’Agenda 2030 dell’organizzazione mondiale e che guardano al futuro, in un momento così cruciale di cambiamento e con il Pianeta stesso in pericolo.
L‘IMUN (Italian Model United Nations) è un appuntamento annuale organizzato da United Network Europa, la più grande organizzazione europea che sviluppa e promuove percorsi innovativi di alta formazione per i giovani, seguendo il metodo didattico del Learning by Doing, per trasformare le conoscenze in vere e proprie competenze.
Ogni partecipante ha un Paese da rappresentare, confrontandosi con gli altri (rigorosamente in inglese) sul tema scelto da ognuna delle varie commissioni e, nella plenary session della giornata finale, come se fossero davvero al Palazzo di Vetro di New York, hanno votato le risoluzioni uscite dai gruppi e sono stati premiati i best delegates.
Quest’anno i topic esaminati sono stati: norme severe contro i crimini di guerra legati alla violenza di genere; disparità sociali e etniche, di genere e economiche, persino linguistiche; la protezione dei rifugiati e lo stop alle armi nucleari, l’aiuto alle popolazioni colpite da radiazioni atomiche; i crimini giovanili e le politiche di prevenzione e riabilitazione; l’emergenza climatica, biodiversità e sfruttamento sostenibile delle risorse.