ROMA, 7 NOVEMBRE – Nuova operazione militare e aggressione al personale della missione Unifil in Libano da parte dell’esercito israeliano. Alcuni caschi blu sono rimasti feriti in un attacco mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone.
Secondo i media statali libanesi, un attacco israeliano ha preso di mira un’auto all’ingresso della città di Sidone, nel sud del Paese. Quattro caschi blu Onu la cui pattuglia stava attraversando la zona sono rimasti feriti, ha constatato un corrispondente dell’Afp. “Aerei nemici hanno preso di mira un’auto a Sidone vicino al posto di blocco dell’esercito”, ha affermato l’agenzia Nna, aggiungendo che i veicoli della forza di peacekeeping Unifil erano nella “stessa corsia” durante il raid. Il corrispondente dell’Afp ha visto quattro caschi blu feriti.
Frattanto l’Onu ha denunciato che 42 milioni di tonnellate di macerie e ordigni minacciano i civili a Gaza
L’Onu lamenta le restrizioni all’ingresso di personale specializzato e attrezzature, nonché la conduzione di attività di smaltimento di ordigni esplosivi. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, oltre ai residuati bellici esplosivi, l’amianto altamente cancerogeno rilasciato nell’aria a causa della diffusa distruzione delle infrastrutture, così come altri contaminanti, continuerà a colpire le comunità di Gaza per molto tempo a venire.
L’Onu ricorda che l’ultima analisi del Centro satellitare delle Nazioni Unite, condotta all’inizio di settembre, ha mostrato che oltre il 65% di tutte le strutture di Gaza sono state danneggiate o distrutte. Inoltre, il Servizio di Azione contro le Mine delle Nazioni Unite, che lavora sul campo, dipinge un quadro allarmante del rischio associato agli ordigni esplosivi.
