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lunedì, Ottobre 7, 2024

Libano: UNIFIL preoccupata; Tajani, decisioni su ritiro spettano all’ONU

BEIRUT/NEW YORK, 23 SETTEMBRE – UNIFIL ha espresso oggi grave preoccupazione per la sicurezza dei civili nel sud del Libano a seguito della più intensa campagna di bombardamenti israeliani dall’ottobre scorso. Il Generale Aroldo Lázaro, Capo Missione e Comandante della forza di pace, è stato in contatto con entrambe le parti, libanese e israeliana, sottolineando l’urgente necessità di una de-escalation. Gli sforzi sono in corso per ridurre le tensioni e fermare i bombardamenti che solo oggi nel sud e nell’est del Paese avrebbero provocato quasi 500 morti e oltre 1600 feriti.

“Qualsiasi ulteriore escalation di questa pericolosa situazione potrebbe avere conseguenze devastanti e di vasta portata, non solo per coloro che vivono su entrambi i lati della Linea Blu, ma anche per l’intera regione”, ha affermato UNIFIL secondo cui “gli attacchi contro i civili non solo costituiscono violazioni del diritto internazionale, ma potrebbero configurarsi come crimini di guerra”.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato dell’emergenza in Libano in uno scambio di battute con i giornalisti ai margini dei lavori dell’Assemblea Generale: “Hezbollah continua a minacciare”, ha detto Tajani, osservando che in “Libano molto dipende anche dall’elezione del nuovo Presidente della Repubblica dopo uno stallo ormai da anni”. A chi gli chiedeva di un possibile ritiro dei caschi blu, il ministro ha risposto che “le decisioni spettano all’UNIFIL. Noi abbiamo oltre mille uomini lì che adesso sono in sicurezza compatibilmente con la situazione di grande tensione e sono un’operazione di peacekeeping”. Tajani ha ricordato che il suo collega della Difesa Guido Crosetto ha scritto al segretario generale delle Nazioni Unite per avere garanzie sulla sicurezza dei militari italiani. “Poi ci sono i problemi degli altri italiani che vivono in Libano”, ha aggiunto il ministro: Siamo pronti all’evacuazione di tre quattrocento cittadini che invitiamo a lasciare il paese e se ci fosse un’emergenza ci può essere un’operazione dello Stato italiano. Per i militari tutto verrà seguito dal Ministero degli Esteri del Ministero della Difesa in sintonia con le Nazioni Unite, però per adesso non c’è nessuna ipotesi di evacuazione dei militari”. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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