NEW YORK, 21 SETTEMBRE – Da anni in prima fila sul fronte della sostenibilita’, lo chef pluristellato Massimo Bottura diventa ambasciatore degli Sdg delle Nazioni Unite. L’annuncio del Palazzo di Vetro e’ arrivato alla vigilia del Vertice sul Futuro che si apre domani a New York.
Con Bottura, il Segretario Generale Antonio Guterres ha nominato altri tre ‘Sdgs Advocates’: sono la stilista Diane von Furstenberg, filantropa e fondatrice della casa di moda che prende il suo nome, Monica Geingos, presidente esecutivo di One Economy Foundation e cancelliere della Kepler University, e Lilly Singh, youtuber, conduttrice televisiva, attrice e fondatrice di Unicorn Island Fund. Gli Sdgs Advocates sono leader influenti che affiancano il Segretario Generale dell’Onu nell’opera di sensibilizzazione per il mantenimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
“Massimo Bottura – affermano le Nazioni Unite – è stato un potente sostenitore dell’azione per il clima e dell’importanza di sistemi alimentari sostenibili. L’organizzazione non profit Food for Souls che ha creato con la moglie Lara Gilmore usa il cibo come mezzo per costruire comunità più inclusive, in particolare per i rifugiati e le persone in contesti sociali ed economici difficili”.
Lo chef di Osteria Francescana a Modena e Refettorio ha alle spalle una lunga partnership con l’Onu: dal 2020 e’ ambasciatore di buona volontà del Programma per l’ambiente dell’Onu (Unep) in virtu’ del suo impegno umanitario per la lotta agli sprechi nel mondo della ristorazione e contro l’isolamento sociale. Nei Refettorio presenti in tutto il mondo viene infatti recuperato il cibo in surplus che altrimenti verrebbe buttato da ristoranti e supermercati e che viene poi trasformato in piatti nutrienti da offrire a senza tetto: un progetto allineato con gli Obiettivi dell’Onu, tra i quali c’è anzitutto quello di sradicare la fame e tutte le forme di malnutrizione.
Food for Souls, il cui motto e’ “Siamo piu’ forti insieme”, e’ nato a margine di Expo Milano 2015 il cui tema era la sostenibilita’ alimentare e la lotta alla fame. I Refettori, presenti in citta’ come in città come Milano, Parigi, Londra, Rio de Janeiro e New York non sono solo luoghi dove le persone possono mangiare, ma spazi che cercano di restituire dignità attraverso il cibo, la bellezza e l’ospitalità. Ogni Refettorio è progettato in collaborazione con artisti e designer locali per creare un ambiente accogliente e stimolante. (@OnuItalia)
