NEW YORK, 18 SETTEMBRE – Il Summit del Futuro che sta per aprirsi alle Nazioni Unite “non e’ su cosa, ma sul come” attuare le dichiarazioni di intenti che negli anni sono state adottate all’Onu. “Per far questo ci servono istutuzioni forti e riforme, a partire da quella del Consiglio di Sicurezza”, ha ha detto il segretario generale Antonio Guterres presentando in una conferenza stampa le riunioni ad alto livello che porteranno nei prossimi giorni a New York i vertici della governance globale.
“Non possiamo creare un futuro per i nostri nipoti con sistemi costruiti per i nostri nonni”, ha detto il capo dell’Onu, aggiungendo che i lavori preparatori per il Summit of the Future stanno aprendo la strada al “linguaggio piu’ forte sulla riforma del Consiglio di Sicurezza in una generazione e al passo piu’ concreto verso l’allargamento dal 1963”.
SG scettico sull’abolizione del veto
Secondo Guterres occorre una ripensamento sul ruolo dei P5 e una redistribuzione dei poteri: “Ci sono tre membri permanenti europei e nessun americano”, ha aggiunto il Segretario Generale, osservando che nove anni fa, al tempo del suo insediamento, “non c’era neppure un documento su cui discutere, era un tema intoccabile, ora tutti riconoscono che la riforma e’ necessaria, in particolare nei confronti dell’Africa e con un aumento dei membri non permanenti”.
Guterres ha ricordato il recente appoggio degli Stati Uniti a due seggi permanenti per l’Africa. “Il testo in discussione e’ molto chiaro sulla presenza dell’Africa e sulla necessita’ delle riforme. Vediamo una accelerazione e spero di vedere risultati a breve”, ha detto il capo dell’ONU, esprimendo peraltro scetticismo sull’abolizione di un istituto che a lui non, piace, e cioe’ il diritto di veto, pretogativa a cui i P5 non intendono rinunciare.
Guterres invita allo spirito di compromesso
Il Summit del Futuro si svolgera’ domenica e lunedi, alla vigilia del segmento ad alto livello dell’Assemblea Generale. Guterres ha invitato gli Stati che parteciperanno a presentarsi con uno spirito di compromesso. “Il Summit è un primo passo essenziale per rendere le istituzioni globali più legittime, efficaci e adatte al mondo di oggi e di domani”, ha detto il Segretario Generale, spiegando che l’appuntamento e’ nato dal fatto che le sfide internazionali “si stanno muovendo più velocemente della nostra capacità di risolverle”.
Guterres ha additato “divisioni geopolitiche fuori controllo e conflitti incontrollati, non da ultimo in Ucraina, Gaza, Sudan e oltre. Cambiamenti climatici incontrollati. Sviluppo incontrollabile di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, senza guida o barriere di protezione. Le istituzioni globali sono totalmente inadeguate per affrontare queste sfide complesse poiché sono nate in un’epoca passata per un mondo passato”.
(@OnuItalia)
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