QUITO, 27 AGOSTO – L’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, ha partecipato a Quito all’evento di chiusura del Programma dell’Unione Europea per il rafforzamento del sistema penitenziario in Ecuador (EURESP). Il programma, lanciato nel 2022, con fondi dell’Unione Europea è stato realizzato dall’Istituto Italo Latino Americano (IILA) e diretto
dal magistrato italiano Paolo Di Sciuva.
Erano presenti all’evento il Ministro degli Esteri dell’Ecuador, Gabriela Sommerfeld e il Presidente dell’Alta Corte di Giustizia, John Suing che hanno ringraziato l’Unione Europea e l’Italia per la cooperazione nell’ambito della lotta al crimine organizzato transnazionale. Presente anche il magistrato Giovanni Tartaglia consigliere giuridico presso la Farnesina e Vice Direttore del programma UE per l’appoggio alla lotta contro il crimine organizzato in America Latina, El Paccto.
Davoli si è congratulato con EURESP e con il personale dello SNAI, il servizio penitenziario del Paese, per i significativi risultati che hanno consentito il ripristino del controllo dello Stato sugli istituti di pena in Ecuador, dopo anni di dominio delle mafie. Ha quindi sottolineato la drammatica diminuzione delle statistiche sulla violenza nelle carceri, ottenuta in questi due anni. Infine, l’Ambasciatore ha annunciato che l’impegno italiano a sostegno della lotta dell’Ecuador contro il crimine organizzato prosegue, grazie a un nuovo progetto finanziato dal Fondo Italo-Ecuadoriano per lo Sviluppo Sostenibile (FIEDS), tramite il quale il modello italiano nella lotta alle mafie continuerà ad essere a disposizione del governo dell’Ecuador.
Nei giorni scorsi l’Ambasciatore Davoli ha partecipato, presso il carcere di Cotopaxi, nella località di Lacatunga, all’evento di consegna alla autorità del sistema penitenziario dell’Ecuador (SNAI) di 11 droni progettati per il pattugliamento e la prevenzione delle rivolte all’interno delle carceri. I velivoli senza pilota sono stati acquisiti dal programma dell’Unione Europea per il rafforzamento del sistema penitenziario nel Paese (EURESP) che ha altresì installato sistemi di videosorveglianza perimetrale nei penitenziari di Cotopaxi e Azuay, interconnessi alle sale di monitoraggio locali e alle sale di controllo centralizzate. (@OnuItalia)