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mercoledì, Novembre 20, 2024

Tanzania: know how italiano dietro la prima situation room ONU per rischi disastri

DODOMA, 14 GIUGNO – La Repubblica di Tanzania ha celebrato oggi l’apertura della prima “situation room” nazionale per le comunicazioni e operazioni di emergenza. La sala è stata realizzata dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (UNDRR) con il supporto scientifico di Fondazione Cima e grazie a finanziamenti della Cooperazione Italiana.

La sala e’ stata inaugurata  alla presenza del ministro di Stato dell’ufficio del primo ministro della Tanzania, Jenista Joachim Mhagama, del Rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio disastri, Kamal Kishore, del direttore dell’agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Marco Riccardo Rusconi, del direttore della sede regionale Aics di Nairobi, Giovanni Grandi, e del presidente della Fondazione Cima, Luca Ferraris.

La sala entra a far parte della rete Amhewas (Africa multi-hazard early warning and early action system), il programma che ha consentito la creazione e messa in funzione di una rete di sale operative interconnesse in tutto il continente africano. Sotto la direzione dell’ufficio del primo ministro della Tanzania, la “situation room” sarà in grado di monitorare in tempo reale i rischi attuali e futuri, utilizzando dati di eventi passati e producendo bollettini e previsioni periodiche.

Il cuore di questa sala è una tecnologia italiana, utilizzata dalla Protezione Civile: la piattaforma “opensource” MyDewetra sviluppata dalla Fondazione Cima e riconosciuta dall’Organizzazione meteorologica mondiale che facilita lo scambio di dati tra i partner a diversi livelli. Con questa iniziativa si è voluto dare un contributo tangibile al partner tanzaniano del valore aggiunto che può portare il sistema Italia con le sue eccellenze.

“Questa sala rappresenta un traguardo fondamentale nella protezione della popolazione della Tanzania”, ha dichiarato il ministro di Stato Mhagama: “Ora siamo più preparati per monitorare i rischi, diffondere allerte precoci e assicurare risposte veloci in emergenza. Il nostro governo insieme a Undrr, Aics e Cima può costruire un futuro più sicuro e resiliente per le nostre comunità”.  Rusconi ha a sua volta osservato che “l’Italia è tradizionalmente un partner affidabile per l’Africa nella costruzione della resilienza ai disastri. Grazie al contributo italiano sono state realizzate le ‘situation room’ di Addis Abeba, che ha portata continentale, e quelle regionali di Niamey, Nairobi e Abuja. E’ solo uno dei frutti del partenariato con l’Africa, che è destinato a crescere ancora grazie al Piano Mattei del governo italiano, che intende intensificare ed espandere la cooperazione con il continente”. (@OnuItalia)

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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