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mercoledì, Novembre 20, 2024

Massari, “il potere di veto e’ anacronistico, serve riforma per pace globale”

NEW YORK, 23 APRILE – L’Italia ha ribadito oggi all’ONU, nel corso di un dibattito dell’Assemblea Generale sull’uso del veto, l’importanza di una riforma del Consiglio di Sicurezza per il bene della pace globale.

“Un record di nove veti pronunciati quest’anno da parte di membri permanenti – tre volte quelli dell’anno scorso – sottolineano l’urgenza di un sistema piu’ democratico e responsabile nei confronti della membership”, ha detto il Rappresentante Permanente italiano all’ONU Maurizio Massari, osservando che “il potere di veto, “sebbene comprensibile nel contesto storico specifico del 1945”, e’ oggi “anacronistico” e “contraddice palesemente uno dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite: quello dell’uguaglianza sovrana degli Stati”. 

L’Ambasciatore, parlando anche nome del gruppo Uniting for Consensus, ha sottolineato la tempestivita’ del dibattito alla luce degli attacchi continui al sistema multilaterale dell’ONU e le molteplici crisi che il mondo sta affrontando. “Il veto e’ parte del problema”, ha osservato ricordando come il meccanismo istituito dalla Risoluzione 76/262, che rinvia il dibattito all’Assemblea Generale ogni volta che in Consiglio viene espresso un veto, abbia contribuito a rafforzare il sistema dell’ONU.

Massari ha posi reagito alle affermazioni, nel corso del dibattito, del delegato indiano che ha accusato il gruppo UfC, coordinato dall’Italia, di usare una sorta di veto nascosto per ostacolare il passaggio alle negoziazioni basate su testo. “Prendo posizione contro questa affermazione che è sia fuorviante che ipocrita su almeno tre punti. In primo luogo, Uniting for Consensus è a favore di un Text Based Negotiation non appena la convergenza sul modello di riforma sara’ matura. In secondo luogo, molti gruppi negoziali ritengono che le condizioni non siano ancora mature per un TBN. E terzo, ultimo ma non meno importante, la delegazione che sostiene che noi usiamo un veto nascosto sul TBN sta chiedendo un seggio permanente con veto per sé”.

Massari non si illude che i membri permanenti rinuncino al privilegio del veto previsto dalla Carta – la loro posizione al riguardo è pienamente garantita dalla procedura di emendamento prevista dall’articolo 108 – ma chiede e si aspetta che agiscano responsabilmente e forniscano una piena spiegazione all’intera Assemblea generale quando esprimono un veto. “Tale aspettativa – ha aggiunto – è ampiamente condivisa dai membri dell’ONU, a giudicare dall’adozione consensuale della risoluzione e dalla larga partecipazione alle riunioni che sono state convocate sulla sua base”.  (@OnuItalia)

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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