NEW YORK, 12 APRILE – Il sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto
Barachini, e’ intervenuto oggi al Palazzo di vetro alla XXIII Infopoverty
World Conference dell’Onu. “Il primo dei 17 Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile è porre fine alla povertà in tutte le sue forme ovunque. Negli ultimi anni sono stati compiuti alcuni progressi nella riduzione dei livelli di povertà, ma ancora molto resta da fare”, ha detto aprendo il suo messaggio.
Barachini ha puntato i riflettori sull’intelligenza artificiale, per la quale il 2023 e’ stato un anno cruciale. “Non è esagerato affermare che
stiamo vivendo una nuova rivoluzione tecnologica. L’intelligenza
artificiale ha un notevole potenziale per trasformare mercati, comunità, stili di vita. Siamo all’alba di una nuova era in cui l’intelligenza artificiale generativa ha aperto prospettive prima impensate in ambito pubblico e privato. Ed è solo l’inizio. Usata saggiamente, l’intelligenza artificiale può portare enormi vantaggi. Ma richiede governance e buone politiche”.
Nell’intervento, incentrato sulle sfide che l’Intelligenza Artificiale porterà al mondo dei media e sull’uso responsabile ed etico della tecnologia, Barachini si è soffermato sugli aspetti positivi di questa rivoluzione in ambito sanitario, educativo, agroalimentare e ponendo l’accento, in particolare, sull’importante contributo che può dare nella lotta alla povertà che, “come è ormai noto, nelle aree più povere è collegata alla mancanza di istruzione”. La tecnologia, tuttavia, non è mai neutrale, ha detto: “È sempre legata al contesto e allo scopo per il quale viene utilizzata. Nel settore dei media l’uso responsabile ed etico della tecnologia è centrale. Si profila all’orizzonte la progressiva sostituzione della creatività umana, con conseguenti ricadute sui livelli occupazionali e sulla nostra cultura generale. Va, quindi, tenuta ben salda una visione umano-centrica”. (@OnuItalia)