GINEVRA, 6 FEBBRAIO – L’Agenzia Italiana per la Cooperazione (AICS) ha partecipato alla discussione dell’VIII Rapporto periodico nazionale dell’Italia concernente la Convenzione ONU sulla Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne (CEDAW) tenutasi presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra, il 1 febbraio 2024.
Gli esperti del Comitato – si legge in un comunicato dell’ONU di Ginevra – hanno elogiato l’Italia per la sua “solida architettura di genere”, ponendo al contempo domande sulla tratta di esseri umani e sulla parità di genere in politica. La riunione si è aperta con il ricordo da parte della Presidente del Comitato CEDAW, Ana Peláez Narváez, di Bianca Pomeranzi – esperta della Cooperazione italiana, morta nel 2023, che ha prestato servizio nel Comitato dal 2013 al 2016, elogiandone la grande competenza e capacità.
Fabrizio Petri, presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani dell’Italia e capo della delegazione, presentando il rapporto, ha affermato che l’Italia ha adottato politiche concrete per rafforzare l’integrazione di genere in tutte le sue azioni e misure. In relazione alla Cooperazione italiana, il Min. Petri ha ricordato che la legge 125/2014 pone l’uguaglianza di genere fra i suoi obiettivi fondamentali e che le “Linee guida sull’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne, ragazze e bambine” – definiscono obiettivi ambiziosi sui finanziamenti per le azioni di cooperazione specificatamente destinate all’uguaglianza di genere.
Nel rispondere ad un quesito posto da un’esperta del Comitato su un eventuale riorientamento delle politiche di sviluppo tenendo conto dell’uguaglianza di genere, l’AICS ha ricordato come la Cooperazione Italiana sia impegnata nel potenziare tanto la quantità, quanto la qualità delle proprie azioni – inserendo l’uguaglianza di genere in maniera trasversale in tutti gli interventi e rafforzando le capacità dello staff di realizzare adeguate analisi di genere. (@OnuItalia)