NEW YORK, 27 GENNAIO – “Il governo italiano ha sospeso gli aiuti all’UNRWA dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione”, ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani dopo che venerdi’ l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi e’ finita sotto accusa perche’ alcuni suoi dipendenti sarebbero stati coinvolti nell’attacco.
Sempre venerdi’ Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna, Canada, Olanda, Germania e Finlandia hanno annunciato simili misure che il commissario generale dell’agenzia Philippe Lazzarini ha definito “scioccanti” perche’ dall’UNRWA “dipendono oltre 2
milioni di persone per la loro mera sopravvivenza” a Gaza. L’UNRWA ha intanto licenziato 12 dipendenti nella striscia perche’ sospettati di avere avuto parte dell’attacco, mentre Israele ha chiesto sostegno ad altre nazioni per una politica che fermi le attivita’ dell’agenzia nella striscia: “L’UNRWA è parte del problema”.
Lo stop ai fondi per l’UNRWA non significa la fine dell’aiuto ai palestinesi. “Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”, ha spiegato Tajani su X annunciando la decisione del
governo italiano. Lo scorso dicembre l’Italia ha stanziato 10 milioni di euro per aiutare la popolazione civile palestinese attraverso altre agenzie Onu, come la Fao e il Pam, o tramite la Mezzaluna rossa.
L’UNRWA, che assiste rifugiati anche in Giordania, Libano, Siria e Cisgiordania e ha perso oltre cento dipendenti a Gaza dal giorno dell’attacco di Hamas, e’ stata fondata nel 1949 dall’Assemblea Generale per fornire assistenza ai rifugiati palestinesi dopo la guerra del 1948 che ha posto fine al mandato britannico e dato vita allo stato di Israele. Il suo mandato e’ soggetto a rinnovi periodici triennali, l’ultimo dei quali ha prorogato l’agenzia fino a giugno 2026. (@OnuItalia)
