GINEVRA, 17 GENNAIO – Per ragioni di sicurezza e in ottemperanza alle vigenti disposizioni della Farnesina, l’accesso al perimetro esterno ed agli Uffici della Cancelleria potra’ avvenire d’ora in poi unicamente previo appuntamento con il Personale di Sede (per i relativi contatti, vedi qui), da concordarsi con almeno 24 ore di anticipo.
L’ospite sarà accolto all’ingresso della Cancelleria dal suo interlocutore, alla presenza del Militare dell’Arma dei Carabinieri in servizio o di altro personale autorizzato, e dovrà presentare un documento di identità in corso di validità, nonché firmare l’apposito registro di accesso dei visitatori. Prima di accedere agli Uffici, l’ospite dovrà inoltre depositare negli appositi contenitori di sicurezza eventuali dispositivi di telefonia mobile.
Queste misure si applicano anche in relazione all’accesso di giornalisti e operatori della stampa e dell’informazione, che dovranno concordare per iscritto e con congruo anticipo l’appuntamento con il personale di Sede, per poter garantire l’opportuno preventivo coordinamento con gli Uffici ministeriali competenti in materia di comunicazione istituzionale. Se non espressamente autorizzata, per ragioni di sicurezza non sarà inoltre consentita l’effettuazione di riprese video all’interno e nel perimetro esterno della Rappresentanza Permanente.
La Rappresentanza a Ginevra ha sede in un palazzo storico che prende il nome, così come la strada in cui è situato, dall’Imperatrice Josephine, prima moglie di Napoleone, che vi risiedette per alcuni anni a partire dal 1811 insieme alla figlia Hortense. La costruzione dell’immobile parrebbe risalire al XIV secolo, mentre notizie risalenti al 1538 informano che la proprietà era inizialmente molto più vasta di quanto non sia attualmente: a nord confinava con la proprietà di Dupuy (chiamata più tardi “Reposoir des Picted”); a sud e a ovest era delimitata dalla strada che da Pregny porta al lago di Lemano (Chemin de l’Impèratrice), a est dalla strada Ginevra-Versoix (Route Suisse). Comprendeva una casa con un granaio, scuderie, soffitta, giardino, vigneti e prati.
La ristrutturazione dell’edificio nella sua forma attuale è avvenuta nel ‘700. Nel 1811, al momento dell’acquisto da parte dell’Imperatrice Josephine, la proprietà comprendeva un castello, tre costruzioni minori, un cortile, giardini a schiera, file di alberi, frutteti, prati, campi, vigneti, e persino un piccolo porto. L’imperatrice ci abito’ solo qualche anno, lasciando poi l’immobile alla figlia, che lo vendette nel 1817.
Nel 1954 l’immobile divenne proprietà della Città di Ginevra e fu classificato come monumento storico. Attualmente, ospita la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali e la Rappresentanza Permanente d’Italia presso la Conferenza del Disarmo. (@OnuItalia)