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domenica, Novembre 3, 2024

Progetto contro il razzismo vince il Premio Paolo Dieci

ROMA, 30 NOVEMBRE – Il progetto Il Razzismo è una brutta storia – Cambiamola insieme si e’ aggiudicato la seconda edizione del Premio Paolo Dieci per il partenariato nella cooperazione. Il vincitore è stato proclamato oggi a Roma nel corso del seminario conclusivo dell’iniziativa intitolata all’ex presidente di Cisp e Link2007, ospitato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Del progetto, realizzato dall’Associazione QuestaèRoma-contro le discriminazioni e da Razzismo è una brutta storia, sono stati apprezzati in particolare l’importante ruolo dato al trasferimento delle competenze, la sua originalità e l’impatto contro ogni forma di discriminazione attraverso gli strumenti dell’arte, delle attività ricreative e della cultura. Di grande rilevanza sono stati giudicati anche gli altri due finalisti: il Progetto LOG-Life of Giving, realizzato dal partenariato composto da ICSE & Co International center for southern Europee e CODE (Consulting and Development Partners), secondo classificato, e il Progetto Centre de Santé à Gouka, realizzato sempre in partenariato da Project for People ODV e Compagnia Africana APS, terzo classificato. 

“Questa vittoria arriva al decimo anno della nostra associazione ed è un coronamento molto bello di anni faticosissimi. Grazie alla somma devoluta dal premio potremo portare avanti tanti progetti, soprattutto nelle scuole, uno dei luoghi a cui teniamo di più in cui non ci vediamo rappresentati e dove cerchiamo di portare avanti un’idea diversa di italianità”, ha commentato Kwanda Musi Dos Santos, cofondatrice dell’Associazione QuestaèRoma-contro le discriminazioni.

“Mi sembra ci sia stata una buona risposta al bando: 19 progetti realizzati in partenariato tra un’organizzazione delle diaspore, di migranti o con background migratorio e un’organizzazione della società civile italiana. I progetti vincitori rispondono a diversi criteri. La giuria ha voluto premiare il progetto realizzato in Italia sul tema del razzismo e dell’educazione alla diversità realizzato dall’Associazione QuestaèRoma-contro le discriminazioni in partenariato con Razzismo è una brutta storia, che affronta un problema molto attuale con strumenti efficaci”, ha detto Maura Viezzoli, presidente del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (Cisp). 

Premio Paolo Dieci“Il Premio Paolo Dieci si configura come un prezioso strumento per mantenere viva la memoria di Paolo e per portare avanti le sue ambizioni. Paolo Dieci ha rappresentato un esempio di grande rilevanza nella Cooperazione Internazionale. Non pretendeva di cambiare il mondo, ma ha cambiato in meglio la vita di tante persone”, ha sottolineato Roberto Ridolfi, presidente di Link2007, un incarico ricoperto in passato anche da Paolo Dieci.

“Il premio riveste per noi un significato molto importante, non solo per ricordare la straordinaria figura di Paolo Dieci, ma anche perché si impegna fortemente a promuovere la nascita di partnership tra Ong e diaspore, un obiettivo fondamentale della legge125/2014. Valorizzare le diaspore e coinvolgere le nuove generazioni nella cooperazione internazionale italiana sono azioni essenziali per rafforzare il ruolo delle comunità migranti nell’implementazione dei progetti. Ciò diventa cruciale per accrescere la consapevolezza delle diaspore sull’importanza che possono avere nella cooperazione allo sviluppo”, spiega Cléophas Adrien Dioma, presidente dell’Associazione Le Réseau Cléophas.  

“È fondamentale vedere crescere questo movimento delle diaspore. Far parte della giura è stata un’esperienza molto interessante per i due macro-criteri che sono stati scelti: la qualità del partenariato e l’efficacia del progetto. Non è stato facile decidere la terna dei finalisti, perché abbiamo esaminato progetti di qualità. Questo premio può servire a far emergere iniziative che rimangono spesso informali ed è un segno importante che i promotori e gli sponsor diano valore a questo camminare e lavorare insieme”, dichiara Cristina Toscano della Fondazione Cariplo, uno degli sponsor del premio. 

“Abbiamo deciso di rinnovare la sponsorizzazione e il supporto finanziario al premio, perché fin dagli esordi del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo abbiamo preso parte al gruppo di lavoro sulle migrazioni e sostenuto il summit delle diaspore. Il sostegno al premio è stato quindi una conseguenza logica. C’è anche una forte vicinanza, sia nei valori che nella conoscenza reciproca, con Paolo Dieci che con il Cisp. In occasioni come questa ci sentiamo pertanto a casa, nella consapevolezza che la diaspora è una parte essenziale del nostro sviluppo e della crescita del paese. Attraverso il premio possiamo inviare un messaggio diverso a tutte le istituzioni, le fondazioni private e le organizzazioni della società civile”, spiega Stefania Mancini della Fondazione Charlemagne. 

Il premio nasce per ricordare Paolo Dieci, scomparso in un incidente aereo nel 2019, e il suo impegno a favore della pace, dei diritti di ogni persona e della cooperazione tra popoli. L’obiettivo è continuare il suo lavoro, valorizzando e incoraggiando partenariati attivi tra le organizzazioni della società civile e le realtà organizzate del mondo dell’immigrazione e delle nuove generazioni. Si intende così realizzare una cooperazione per lo sviluppo di qualità, efficace e sostenibile. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa è promossa da Cisp, Link 2007 e Le Réseau in collaborazione con Aoi, Cini e Forum del Terzo Settore e con il patrocino del Maeci, dell’Oim, dell’Aics, di Rai Per la Sostenibilità e del Comune di Roma e la media partnership di VITA. 

Hanno fatto parte della giuria della seconda edizione del Premio Paolo Dieci: Stefano Arduini (VITA); Cleophas Adrien Dioma (Le Réseau); Gabriele Giuglietti (Banca Etica); Mehret Tewolde (Le Réseau); Cristina Toscano (Fondazione Cariplo); Maura Viezzoli (CISP/Link2007); Emanuela Colombo (PoliMI) e Daniele Panzeri (OIM). (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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