ROMA/BRAZZAVILLE, 16 LUGLIO – Dopo un’anno e mezzo circa dalla nomina, finisce il mandato dell’Ambasciatore Luigi Diodati in Congo, e comincia quello del collega Enrico Nunziata, nuovo Ambasciatore d’Italia a Brazzaville.
“Per il consolidamento di un rapporto strategico paritario in tutti i settori di possibile cooperazione, dall’energia e ambiente, all’agricoltura, alla cultura, ricerca e formazione, per una diplomazia della crescita e per affrontare insieme le sfide globali”, le priorità dichiarate dal neo Capo Missione in occasione dell’inaugurazione del suo mandato. Non è un caso se al primo posto Nunziata cita l’energia, vista la predominante presenza del settore italiano nell’ex Congo francese, soprattutto quella del colosso ENI sin dai primi anni di indipendenza del Paese centrafricano. Un Paese la cui storia è intrinsecamente legata a quella della penisola italiana a cominciare proprio dalla sede dell’Ambasciata e capitale della Repubblica, Brazzaville, che deve il suo nome a Pietro Savorgnan di Brazzà, esploratore italiano che contribuì a fondarla nella seconda metà del 1800.
La situazione attuale vede il Congo alle prese con una prolungata crisi economica che ha portato il Paese a raggiungere la quota di 110% del rapporto debito pubblico/PIL. I negoziati per il risanamento del debito con il Fondo Monetario Internazionale sono stati gestiti in sintonia con la Repubblica Popolare Cinese, che nel quadro di espansione della sua influenza verso il continente africano ha messo tra le sue priorità anche il Congo, ricco di giacimenti minerari e di combustibili fossili. Uno degli obiettivi del neo Ambasciatore italiano sarà dunque sicuramente quello di arginare la crescente influenza cinese sul territorio.
Enrico Nunziata entra in carriera diplomatica nel 1996 presso il Centro Cifra e Telecomunicazioni. Il primo incarico all’estero arriva nel 1998 a Khartoum, poi dal Sudan direttamente a Tirana nel 2000. Dall’Albania una nuova esperienza all’estero, quando viene nominato Primo segretario commerciale a Mosca nel 2003. Nel 2006 torna a Roma, Direzione Generale per gli Italiani all’estero e Politiche Migratorie, e successivamente nello stesso anno presta servizio fuori ruolo presso il Ministero dell’Ambiente in qualità di Consigliere Diplomatico del Ministro. Poi il ritorno in Russia nel 2008, dove è Reggente e poi Console Generale del Consolato a Mosca. Nel 2012 si sposta in Moldavia, dove è Ambasciatore d’Italia a Chisinau fino al 2017, quando fa ritorno alla Farnesina, nuovamente alla DG Italiani all’estero e Politiche Migratorie, della quale è nominato poi Capo dell’Ufficio V. Prima della nomina a Brazzaville è infine Ambasciatore a Dhaka a partire dal 2019. (@giorgiodelgallo)