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FIFA e UNHCR rinnovano collaborazione, calcio grande opportunità per persone in fuga

GINEVRA, 13 LUGLIO – La FIFA, la Federazione internazionale del calcio, e l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, hanno sottoscritto un memorandum d’intesa per sviluppare la collaborazione da tempo esistente tra le due organizzazioni ch le porterà a lavorare a stretto contatto con le persone costrette a fuggire dal proprio Paese e contribuirà a rafforzare le comunità facilitando l’accesso al mondo del calcio, all‘istruzione e ad altre opportunità.

La cerimonia di firma tenutasi a Ginevra è stata presieduta da Gianni Infantino, Presidente FIFA, e da Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati, i quali si sono entrambi impegnati a un continuativo rapporto di collaborazione che possa avere un impatto positivo sulla società a livello globale, attraverso il calcio, obiettivo chiave questo, per il Presidente della FIFA. Il mandato dell’UNHCR è quello di aiutare le persone costrette a fuggire dalla propria terra a causa di conflitti e persecuzioni. Attualmente, le persone in fuga sono oltre 110 milioni, una cifra mai raggiunta prima, e la gran parte è accolta da Paesi a basso o medio reddito.

La cerimonia per la firma, si è tenuta ad otto giorni dall’inizio del Campionato mondiale di calcio femminile FIFA 2023 che si giocherà in Australia e Nuova Zelanda, durante il quale il partenariato appena siglato sarà già attivo.

L’accordo fa seguito a una collaborazione tra FIFA e UNHCR degli ultimi quattro anni. A marzo 2022, FIFA e UNHCR hanno lanciato un appello congiunto a livello globale per raccogliere fondi a favore delle persone costrette a fuggire dal conflitto in corso in Ucraina. In base al memorandum d’intesa, le due organizzazioni continueranno la collaborazione svolgendo attività in ambito calcistico e progetti a favore della coesione sociale, dell’istruzione e della crescita dei giovani, impegnandosi a offrire soluzioni e opportunità tramite lo sport. FIFA e UNHCR, inoltre, collaboreranno per assicurare che calciatrici e calciatori bisognosi di protezione internazionale ottengano il supporto adeguato.

”Crediamo moltissimo in questa collaborazione -ha detto Infantino – e vorrei rassicurare tutti circa il mio impegno personale a garantire il nostro piccolo contributo, a regalare un sorriso ai bambini, ma anche agli adulti come noi, che, in tutto il mondo, tornano bambini quando vedono un pallone. Diciamo spesso che il calcio ha il potere di unire il mondo, e il lavoro che FIFA e UNHCR faranno insieme grazie a quest’accordo è un chiaro impegno a tal fine”.

Per Grandi ”Il calcio è lo sport più popolare al mondo, giocato da atlete e atleti provenienti da ogni angolo del pianeta, compresi molti rifugiati. Per le persone costrette a fuggire, il calcio può rappresentare un punto di svolta per aiutarle a superare le molte sfide che devono affrontare. Svolge un ruolo determinante, dal momento che ne promuove l’inclusione in seno alle comunità in cui le persone hanno trovato asilo’.

Si prevede che il Campionato mondiale di calcio femminile FIFA in Australia e Nuova Zelanda raggiunga un audience globale di 2 miliardi di persone, e che, in linea con gli impegni assunti in seno al memorandum d’intesa, le due parti chiedano ai membri della comunità del calcio, nel corso del torneo, di mostrarsi uniti per la pace (Unite for Peace). Durante le partite degli ottavi di finale, alle capitane delle Nazionali verrà chiesto di indossare le fasce che promuovono quanto sottoscritto dal memorandum, e saranno diffusi messaggi tramite i LED a bordo campo, gli schermi degli stadi e i social media, al fine di raggiungere un audience globale e assicurare la massima diffusione di questo importante messaggio. FIFA e UNHCR, inoltre, collaboreranno per sensibilizzare il pubblico durante le giornate internazionali chiave, quali la Giornata Mondiale del Rifugiato, e continueranno ad attivarsi congiuntamente per la realizzazione di campagne volte a sostenere i programmi di aiuti umanitari vitali nonché la creazione di soluzioni a lungo termine promosse dall’UNHCR a sostegno dei rifugiati.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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