ROMA, 19 GIUGNO – ”Foreste urbane, Gli alberi appartengono alle città”: il primo episodio del podcast delle Nazioni Unite sulle foreste, serie prodotta dall’UNECE per mostrare che il potenziale delle foreste va oltre gli alberi, è ora disponibile. Mentre le città di tutto il mondo diventano sempre più grandi, gli alberi e gli spazi verdi vengono persi a causa di nuovi edifici e infrastrutture. Con meno del 20% di superficie coperta dagli alberi, in media, le città di tutto il mondo hanno bisogno di molti più alberi di quanti ne abbiano oggi.
L’episodio del podcast dal titolo ‘Foreste urbane ospitate da Stefano Boeri’ può essere ascoltato su Spotify, SoundCloud, Apple Podcasts e Amazon Music.
Ogni ‘puntata’ presenta ospiti speciali e relatori che offrono approfondimenti sulle foreste intese come gli alleati più forti nella lotta ai cambiamenti climatici e nella creazione di un futuro sostenibile anche per le generazioni future.
Nel primo episodio l’architetto e docente al Politecnico di Milano, Stefano Boeri, e Cecil Konijnendijk, professore di ricerca sulle foreste urbane e autore di numerose pubblicazioni sulle foreste urbane dell’UNECE, discutono di come si possano ampliare le aree verdi nelle città, spesso molto dense, e garantire che i benefici delle foreste urbane siano offerti in modo equo e inclusivo.
Entrambi concordano sul fatto che le città siano migliori con gli alberi. Le foreste urbane sono fondamentali per il benessere umano, sostengono la biodiversità e forniscono benefici economici. Secondo le parole di Boeri, ”l’imbrigliamento urbano non è un’opzione, ma la scelta più efficace, conveniente e inclusiva per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici” e creare un futuro sostenibile.
Tuttavia, spesso gli spazi verdi non sono distribuiti equamente tra i quartieri. ”Se non portiamo gli spazi verdi alle persone, a tutte le persone, nelle città – argomenta Konijnendijk – queste persone perderanno davvero alcuni benefici essenziali”. Uno studio recente ha scoperto che se tutti gli abitanti urbani vivessero entro 300 metri da uno spazio verde, come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, potrebbero essere prevenute decine di migliaia di morti premature.
La priorità principale per le città è conservare innanzitutto le specie vegetali e gli alberi che già possiedono, migliorarli ed espanderli. Con spazi limitati nelle nostre città densamente abitate, urbanisti e architetti si trovano di fronte a una sfida enorme nel mantenere e integrare più natura nelle città. Le foreste verticali, che ospitano persone e biodiversità, rappresentano un modo per farlo restituendo una parte dello spazio edificato alla natura. Stefano Boeri, pioniere di edifici che combinano sviluppo residenziale ad alta densità con la piantumazione di alberi nei centri urbani, ha progettato e costruito il primo prototipo a Milano nel 2014.