BOLOGNA, 24 MAGGIO – Biotecnologie per i Goal dell’ONU: all’Universita’ di Bologna (UniBo) in occasione della Giornata della Bioeconomia sara’ presentata la nuova laurea magistrale in Biotecnologie agrarie vegetali, attivata anche con il supporto di Assobiotec-Federchimica.
A livello regionale la bioeconomia nel 2021 ha fatto registrare un valore aggiunto di 11,5 miliardi di euro e un’occupazione pari a 154 mila addetti. L’evento si svolgera’ nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari.
Sconfiggere la fame; consumo e produzioni responsabili; città e comunità sostenibili; lotta contro il cambiamento climatico; vita sulla terra: sono solo alcuni degli Obiettivi 2030 identificati dalle Nazioni Unite per uno sviluppo sostenibile del Pianeta. L’appuntamento – in programma domani si svolge in occasione del Bioeconomy Day, iniziativa di divulgazione scientifica lanciata da Assobiotec, Associazione nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie e Cluster Spring nel 2019, per raccontare la nuova economia che impiega risorse biologiche rinnovabili nonché caratteristiche e opportunità offerte dalla bioeconomia circolare.
Sarà un’opportunità per scoprire il ruolo chiave che le biotecnologie agricole e industriali possono giocare nel raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dalle Nazioni Unite e per conoscere i contenuti del nuovo Piano d’azione per l’attuazione della strategia italiana per la bioeconomia. L’evento permetterà inoltre di approfondire il tema della formazione nelle biotecnologie: un meta-settore che, secondo stime EY, triplicherà fra il 2020 e il 2028, arrivando ad un valore di 1.447 miliardi di euro a livello globale.
“In un territorio che sta affrontando con straordinario coraggio le tragiche conseguenze del cambiamento climatico, parleremo anche di come le biotecnologie, motore di innovazione della bioeconomia, possono essere strumento per rispondere a questa e a diverse altre emergenze globali che le Nazioni Unite hanno sintetizzato nei 17 goal dell’Agenda 2030”, ha dichiarato Elena Sgaravatti, Vice Presidente di Assobiotec. “Stime EY dicono che il mercato della bioeconomia in ambito biotech triplicherà il proprio valore fra il 2020 e il 2028. I principali Paesi del vecchio continente e le più importanti potenze oltre oceano hanno già scelto di puntare su queste tecnologie che sono in grado di conciliare, per la prima volta, sviluppo sostenibile e crescita economica. L’Italia non può e non deve rimanere indietro”.
“L’intreccio tra ricerca, educazione e Terza missione è fondamentale e su questo l’Università ha in essere diverse iniziative”, ha detto Davide Viaggi, delegato alla Ricerca del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Alma Mater. “Nella bioeconomia come meta-settore è importante, soprattutto nel contesto italiano, dare rilevanza alle sinergie con gli ambiti ‘tradizionali’, come l’agricoltura e il food: per questo, per il nostro Dipartimento, questi temi sono così importanti”.
Nel corso dei lavori della mattinata ci sarà anche spazio per conoscere case history industriali ed esperienze progettuali attive all’Università di Bologna e per la presentazione della nuova laurea magistrale in Biotecnologie agrarie vegetali. (@OnuItalia)