NEW YORK, 2 MAGGIO – I Carabinieri italiani hanno portato oggi all’ONU l’esperienza dell’Unita’ TPC per la tutela del patrimonio culturale: “Un’occasione imperdibile e straordinaria che ha consentito all’Italia e all’Arma dei Carabinieri per dimostrare la capacita’ operativa, addestrativa e tecnologica in materia di tutela e di salvaguardia dei beni culturali”, ha detto il Generale Vincenzo Molinese, comandante dei Carabinieri TCP al termine di una riunione in formula Arria del Consiglio di Sicurezza organizzata da Francia e Emirati Arabi Uniti con la co-sponsorship di Cipro e dell’Italia: “Al Palazzo di Vetro e’ stata considerata un unicum, e tale e’, e noi la mettiamo a disposizione di altri Paesi che ce ne facciano richiesta”.
L’obiettivo della riunione era di esaminare l’attuazione della risoluzione 2374 adottata nel 2017 dal Consiglio di Sicurezza su proposta di Italia e Francia, la prima nella storia dell’Onu interamente dedicata alla protezione dell’eredita’ culturale nei conflitti armati. “Qualsiasi attacco al patrimonio culturale è quindi un attacco al futuro dell’umanità, poiché ostacola la ripresa postbellica, priva i gruppi minoritari delle loro radici e alimenta nuovi conflitti. Consegnare alla giustizia gli autori di crimini contro il patrimonio culturale è fondamentale, anche per prevenire attacchi futuri”, ha detto il Rappresentante Permanente italiano Maurizio Massari. Per la Francia, la distruzione del patrimonio culturale in conflitti armati “alimenta violenza, odio e vendetta. Mette in crisi le stesse fondamenta della pace”, ha detto l’Ambasciatore di Parigi, Nicolas de Riviere.
Tracciando un quadro delle attivita’ dell’Unita’ TPC Molinese si e’ soffermato sulla formazione: “Le molte attivita’ che l’Arma dei Carabinieri svolge in questo settore sono la dimostrazione di quanto siamo considerati unici al modo. Ne faremo tanti, anche quest’anno, in particolare a Citta’ del Messico, formeremo Caschi Blu della Cultura di Paesi Andini con la collaborazione degli argentini che abbiamo formato lo scorso anno”. La formazione coinvolge forze di polizia anche turistiche “perche’ sono loro che devono garantire che le opere d’arte visitate da turisti che potrebbero avere altre intenzioni. La nostra capacita’ e’ consolidata da 54 anni siamo disponibili a formare colleghi con i quali ci possiamo confrontare nel corso delle nostre attivita’”.
La riunione era stata aperta dalla Direttrice dell’UNESCO Audrey Azoulay: “Dobbiamo mettere la protezione dell’eredita’ culturale al centro della pace e della sicurezza internazionale”, ha detto, ricordando il peso della risoluzione 2347. Yemen e Ucraina oggi sono in prima linea come lo era ieri l’Iraq. Azoulay ha ricordato l’apporto dell’Arma a questo processo anche attraverso alla lotta al traffico. “La collaborazione che abbiamo oggi con gli Stati Uniti”, ha detto Molinese, “e’ veramente straordinaria: in tempi recentissimi abbiamo potuto ottenere importantissime opere d’arte. L’auspicio per il futuro e’ ancora migliore di quello che e’ stato nel passato”. (@OnuItalia)