VIENNA, 4 FEBBRAIO – In occasione della celebrazione della Giornata internazionale delle Donne Giudici, l’esperta giuridica presso la Rappresentanza permanente italiana a Vienna, Concetta Locurto, ha partecipato all’evento di alto livello organizzato da UNODC, nell’ambito della campagna Women in Justice/for Justice lanciata lo scorso anno su iniziativa del Direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine (UNODC), Ghada Waly. L’evento, aperto dagli interventi della stessa Waly e del Ministro della giustizia austriaco, Alma Zadić , ha visto la partecipazione di esperti di cinque diversi Paesi: Marocco, Stati Uniti, Nigeria, Bahrain e Italia.
L’intervento della dottoressa Locurto (magistrato già giudice della Corte d’appello di Milano e successivamente vice-capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia) ha tratto spunto dal 60° anniversario della legge n. 66 del 9 febbraio 1963, che per la prima volta consentì l’accesso delle donne in magistratura, per ripercorrere le tappe fondamentali del cammino percorso da allora, con significativi riferimenti ai lavori dell’Assemblea costituente e all’illuminato e combattivo apporto fornito dalle ventuno ‘madri-Costituenti’ alla costruzione dei principi fondanti della Costituzione italiana.
Locurto si è quindi concentrata sui nuovi orizzonti che proprio le donne possono aprire nella lotta contro la criminalità organizzata, agendo quali formidabili fattori di cambiamento culturale, capaci di sovvertire, piuttosto che continuare a coltivare, i tradizionali ‘sub-valori’ che alimentano i vincoli di tipo mafioso.