NEW YORK, 7 MARZO – Alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, l’Italia con Ambasciatore Maurizio Massari, e’ intervenuta in Consiglio di Sicurezza dell’Onu nel corso di un dibattito su “Donne, Pace e Sicurezza – verso il 25mo anniversario della Risoluzione 1325” convocata dalla presidenza di turno del Mozambico in coincidenza con l’apertura dei lavori della 67a sessione della Commissione sullo Status delle Donne.
“La ‘partecipazione’ è la sfida al centro della Risoluzione 1325. Tuttavia, se guardiamo ai dati, negli ultimi due anni osserviamo che il tasso di partecipazione delle donne come negoziatrici o delegate nei processi di pace è diminuito dal 23% al 19%, nonostante il loro contributo costruttivo a livello di base e la loro presenza in prima linea. Le barriere strutturali all’attuazione della Risoluzione rimangono e devono quindi essere affrontate”, ha detto il Rappresentante permanente italiano.
Per questo l’Italia – ha detto l’Ambasciatore Massari – accoglie con favore tutti gli sforzi in questa direzione, come ad esempio: i) apportare maggiori competenze tecniche, dati di maggiore qualità, risorse adeguate; ii) promuovere incontri strategici sulla progettazione e il sostegno di processi inclusivi per identificare e poi attuare le misure con il maggior impatto in ciascun ambito; iii) rafforzare l’integrazione di genere nel lavoro delle missioni politiche e di costruzione della pace; iv) garantire il sostegno delle organizzazioni regionali e degli Stati membri per rendere questi sforzi sostenibili.
L’Italia – ha osservato Massari – ha una lunga tradizione di promozione dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile attraverso il sostegno alla Rete delle donne mediatrici del Mediterraneo, lanciata nell’ottobre 2017 per promuovere la parità di genere e favorire l’inclusione delle donne nei processi di pace, negli sforzi di mediazione e nella costruzione della pace nella regione mediterranea. La Rete offre opportunità di formazione, capacity building e networking e ha portato alla creazione della Global Alliance of Regional Women Mediators Network, unendo le voci di 6 diverse regioni del mondo in un appello per accelerare l’attuazione dell’agenda “Donne Pace e Sicurezza” sul campo.
“La costruzione della pace, il mantenimento della pace e la mediazione sono settori in cui le donne hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci. In questo spirito, accogliamo con favore l’attribuzione della priorità alle donne e all’agenda per la pace e la sicurezza nell’iniziativa Action for Peacekeeping del Segretario Generale Guterres e nei mandati delle operazioni di mantenimento della pace”, ha detto l’Ambasciatore italiano secondo cui e’ il momento di impegnarsi per fare cose in modo diverso: “Le insostenibili conseguenze dei conflitti armati, in Ucraina e altrove, ci chiamano a promuovere soluzioni per porre fine alle sofferenze di donne e ragazze in situazioni di conflitto. Dobbiamo ascoltare l’appello all’azione, alla responsabilità e alla giustizia che proviene dalle organizzazioni di base della società civile guidate dalle donne e incorporare questo appello nella nostra azione individuale e collettiva. Per far sì che le donne non siano mai piu’ le vittime, ma vere agenti di cambiamento”. (@OnuItalia)