NEW YORK, 22 FEBBRAIO – “Oggi siamo chiamati a difendere l’ordine internazionale basato sulle regole. In questo Parlamento del Mondo in cui tutti gli Stati sono rappresentati come uguali, abbiamo l’opportunita’ e il dovere morale di dimostrare che possiamo lavorare insieme per ottenere questo scopo”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani , il primo tra i rappresentanti dei Paesi europei a intervenire alla riunione di emergenza dell’Assemblea Generale sull’Ucraina. Una sessione ad alto contenuto emotivo, un anno dopo l’invasione, in cui il Segretario Generale, Antonio Guterres ha fatto appello alle parti a “fare un passo indietro dall’abisso”, mentre il ministro degli esteri di Kiev, Dmytro Kuleva, prendendo la parola prima degli ambasciatori di Bielorussia, della Russia e di Josep Borrell, l’Alto Rappresentante UE per la politica estera, ha accusato dal podio Mosca di “genocidio”.
E’ toccato poi a Tajani il compito di portare la voce dell’Italia che “con orgoglio, ha co-sponsorizzato la risoluzione sull’Ucraina”, ha detto il capo della Farnesina che, subito prima di salire sul podio dell’Assemblea, ha avuto un caloroso scambio di parole con Kuleva. L’Italia è tra i 75 co-sponsor della bozza che verrà votata domani al termine del dibattito in Assemblea e che chiede una “pace globale, giusta e duratura in Ucraina in linea con i principi della Carta dell’Onu”.
La base di Brindisi nell’incontro con Guterres
Dopo il discorso il ministro ha incontrato il Segretario Generale Guterres: oltre che di Ucraina si e’ parlato molto di Africa, di Libano dove i militari italiani sono in prima linea, e di Iran. Nel secondo anniversario dell’uccisione dell’Ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio con il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e l’autista del World Food Programme Mustapha Milambo, Tajani ha chiesto di favorire nelle indagini l’operato della magistratura. “Abbiamo parlato molto anche della Base Onu di Brindisi“, ha detto il ministro riportando l’importanza che Guterres da’ alla struttura ospitata nel capoluogio pugliese e che da’ sostegno alle attivita’ umanitarie dell’Onu.
Nessun paese sicuro se violazione principi e’ impunita
Nel suo messaggio all’Onu, Tajani ha ribadito che “la posizione dell’Italia e’ stata sempre molto chiara”: l’aggressione russa e’ una “palese violazione della Carta dell’Onu contro la sicurezza e la stabilita’ internazionale”. Il titolare della Farnesina ha osservato che “nessun Paese puo’ sentirsi sicuro se la violazione dei nostri comuni principi e delle regole resta impunita”: il mondo intero “ha di fronte le conseguenze di questo conflitto brutale in termini di sicurezza alimentare, energia, sicurezza nucleare e la protezione dell’ambiente”.
Non c’e’ pace senza giustizia
Secondo l’Italia, non ci puo’ essere pace senza giustizia, e la giustizia significa anche il pieno rispetto dell’indipendenza, la sovranita’ e l’integrita’ territoriale dell’Ucraina: “Oggi piu’ che mai occorre far ricorso alla diplomazia anche per prendere in considerazione le legittime preoccupazioni e aspettative dei Paesi del Sud Globale su cui pesano le conseguenze del conflitto. Occorre raddoppiare il nostro sostegno collettivo alla diplomazia per raggiungere questo obiettivo”, ha detto il ministro.
Staffetta Biden-Meloni a Kiev dimostra unita’ Occidente
Dopo Tajani, il quinto in elenco, ha parlato la Rappresentante Permanente degli Stati Uniti Linda Thomas Greenfield. La staffetta a Kiev tra Joe Biden e Giorgia Meloni “ha un grande significato”, aveva detto Tajani a La Stampa: “Mostra l’unità dell’Occidente e della Nato nella difesa dell’indipendenza dell’Ucraina”. Intervistato in partenza per New York per partecipare alle riunioni dell’Onu nel primo anniversario della guerra, il ministro ha osservato che “il miglior modo per raggiungere la pace sia sostenere gli ucraini, affinché possano sedersi al tavolo del negoziato a parità di condizioni”. (@OnuItalia)