ROMA, 16 FEBBRAIO – Il Presidente delL’IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) Alvaro Lario, ha annunciato che verrà rafforzato il sostegno alla Somalia e riprenderanno gli investimenti diretti verso tale paese, sospesi per tre decenni a causa dei ritardi nel pagamento del debito accumulati dal governo di Mogadiscio. La Somalia ha infatti saldato il suo debito con l’IFAD grazie al sostegno degli Stati membri. L’annuncio, fatto durante la 46esima sessione del Consiglio dei Governatori IFAD, giunge in un momento in cui la Somalia si trova in una situazione di siccità senza precedenti che pone milioni di persone in una condizione di insicurezza alimentare.
”Oggi la situazione di milioni di somali è straziante – ha dichiarato Lario – Il fatto che ben cinque stagioni di piogge siano completamente saltate ha devastato le loro vite e la loro capacità di far fronte alla situazione, ulteriormente complicata da conflitti, crisi climatiche, epidemie di locuste del deserto e prezzi elevati per cibo, carburante e fertilizzanti. Dobbiamo fornire assistenza umanitaria per salvare vite umane ora, ma è altrettanto importante gettare le basi oggi per garantire un futuro più luminoso”.
E ha aggiunto: ”Le soluzioni esistono. È disumano far vivere le persone passando da una crisi all’altra. Dobbiamo investire oggi in soluzioni a lungo termine. E questo significa sviluppo rurale”.
Durante una conferenza stampa, Hassan Sheikh Mohamud, Presidente somalo, ha sottolineato l’importanza del rinnovato impegno dell’IFAD: ”Questo nuovo impegno è un’opportunità per permettere una rinascita della Somalia e per affrontare molte priorità legate alla sicurezza alimentare del Paese – ha dichiarato – Il nuovo impegno dell’IFAD è l’inizio del processo di transizione dal settore umanitario a quello dello sviluppo e aiuta molto – sta aprendo la strada e altre organizzazioni seguiranno l’esempio”.
Lario ha annunciato che l’IFAD metterà immediatamente a disposizione 11,6 milioni di dollari e mobiliterà risorse per un nuovo progetto di sviluppo agricolo da 50 milioni di dollari, che fornirà sementi, irrigazione, servizi agricoli e veterinari, piccoli prestiti di microfinanza, formazione sulle tecniche di adattamento e di climate smart agriculture per migliorare la produzione agricola e zootecnica.
I DATI
Secondo la Integrated Phase Classification 5,6 milioni di somali stanno attualmente vivendo alti livelli di insicurezza alimentare, tra di essi si ritiene che 214.000 vivano una situazione catastrofica a causa di una siccità senza precedenti, mai vista da decenni. Le proiezioni indicano che ben 8,3 milioni di somali potrebbero trovarsi ad affrontare livelli elevati di insicurezza alimentare acuta tra aprile e giugno 2023. Il Piano di risposta umanitaria per la Somalia 2023mira ad assistere 7,6 milioni di persone e include la possibilità di evitare la morte di circa 6,7 milioni di persone tra le più vulnerabili.
I nuovi investimenti diretti da parte dell’IFAD sono stati possibili grazie a Italia, Belgio, Germania e Svezia che hanno supportato la Somalia cancellando il suo debito.
Nonostante gli arretrati e la sospensione dei prestiti, l’IFAD ha provveduto alla mobilitazione di prestiti e sovvenzioni tramite donatori e canalizzando risorse per progetti di sviluppo rurale nel paese. Dall’inizio degli anni 90, l’IFAD ha canalizzato più di 40 milioni di dollari nella Somalia. Al momento sono due i progetti in corso nel paese.
Un progetto nell’area di Puntland aiuta pastori e agropastori a riabilitare sistemi d’irrigazione, migliorare la salute del bestiame, utilizzare sistemi d’irrigazione a goccia, restaurare pascoli in degrado e utilizzare energia solare. L’IFAD fornisce inoltre un sostegno straordinario alla Somalia nell’ambito dell’Iniziativa di soccorso in caso di crisi (Crisis Relief Initative), per aiutare il paese a mitigare l’impatto che il conflitto in Ucraina ha originato, rispondendo alle necessità urgenti di sementi, fertilizzanti, capre e pecore, irrigazione ed energie rinnovabili, riabilitazione di risorse idriche, proteggendo così i mezzi di sussistenza di circa 72.000 persone.