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giovedì, Novembre 21, 2024

Onu prevede Italia in recessione nel 2023 e in crescita nel 2024. Ovunque il Pil rallenta

NEW YORK, 26 GENNAIO –  L’aumento del prodotto interno lordo (PIL) globale rallenterà dal 3% nel 2022 all’1,9% nel 2023, segnando uno dei tassi di crescita più bassi degli ultimi decenni. In seguito, la crescita globale aumenterà moderatamente fino al 2,7% nel 2024, se, come previsto, alcuni venti contrari macroeconomici inizieranno a diminuire. Tra questi ci sono i gravi shock che hanno colpito l’economia mondiale nel 2022 e che si rafforzano a vicenda, come la pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina e le conseguenti crisi alimentari ed energetiche, l’aumento dell’inflazione, l’inasprimento del debito e l’emergenza climatica. Sono le previsioni dell’ONU nel “World Economic Situation and Prospects 2023” pubblicato oggi.

Antonio Guterres

Per l’Italia le previsioni sono di un calo del PIL dello 0,3% nel 2023 e una crescita dell’1,1% nel 2024.  L’inflazione globale, che ha raggiunto il massimo pluridecennale di circa il 9% nel 2022, dovrebbe diminuire, ma rimanere elevata al 6,5% nel 2023.

“Questo non è il momento di pensare a breve termine o a un’austerità fiscale istintiva che esacerba le disuguaglianze, aumenta la sofferenza e potrebbe rendere gli obiettivi di sviluppo sostenibile sempre più fuori portata. Questi tempi senza precedenti richiedono un’azione senza precedenti”, ha affermato Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite.  “Il pil è atteso contrarsi in Germania, Italia, Svezia e Gran Bretagna nel 2023 in quanto queste economie sono particolarmente vulnerabili all’aumento dei prezzi dell’energia e dei costi di finanziamento”, si legge nel rapporto.

Negli Stati Uniti, il PIL crescerà solo dello 0,4% nel 2023 dopo una crescita stimata dell’1,8% nel 2022. L’Unione europea crescerà dello 0,2% nel 2023, in calo rispetto al 3,3% stimato nel 2022, quando l’ulteriore allentamento delle restrizioni dovute al COVID-19 e il rilascio della domanda repressa hanno stimolato le attività economiche. .

Infine la Cina: con l’abbandono da parte del governo della sua politica anti-Covid alla fine del 2022 e l’allentamento delle politiche monetarie e fiscali, per la Cina è previsto che la crescita economica acceleri al 4,8% nel 2023 (dal +3% l’anno scorso). “Ma la riapertura dell’economia dovrebbe essere irregolare – si legge nel documento – La crescita rimarrà probabilmente ben al di sotto del tasso pre-pandemia dal 6 al 6,5%”.

 

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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