PARIGI/NEW YORK, 24 GENNAIO – L’UNESCO dedica la Giornata Internazionale dell’Istruzione 2023 (24 gennaio) alle ragazze e alle donne afghane, rinnovando, in occasione di un evento organizzato presso la sede delle Nazioni Unite di New York, l’appello a ripristinare immediatamente il loro diritto allo studio. L’Italia si e’ unita all’iniziativa: impegnati per una istruzione di qualita’, inclusiva e per tutti”, ha detto il Rappresentante permanente italiano all’ONU, Maurizio Massari, invitando ad unirsi alla campagna #LetMeLearn.
In the run-up to Int’l Education Day on 24 Jan., 🇮🇹Amb. @MauMassari joins @Education2030UN & backs the #LeadingSDG4 campaign. Italy committed to prioritize a quality, inclusive & effective education for all. Join the campaign👉https://t.co/yICxjBuRKE #LetMeLearn pic.twitter.com/zG04xX8gFt
— Italy UN New York (@ItalyUN_NY) January 23, 2023
L’evento sull’Afghanistan, dove il regime dei Taleban sta minando il diritto delle donne a frequentare le scuole, è stato organizzato con il contributo del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, del Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Csaba Körosi, e del Direttore Generale dell’UNESCO.
Attualmente, 2,5 milioni (80%) di ragazze e giovani donne afghane in età scolare sono fuori dalla scuola, 1,2 milioni delle quali non hanno avuto accesso alle scuole secondarie e alle università per decisione delle autorità de facto. Dall’agosto 2021, l’UNESCO ha adattato i suoi interventi per sostenere la continuità dell’istruzione in circostanze difficili.
Una campagna di advocacy dell’UNESCO ha raggiunto oltre 20 milioni di afghani per sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto all’istruzione per giovani e adulti, in particolare per le ragazze e le donne adolescenti. L’UNESCO ha inoltre collaborato con le ONG sul campo, fornendo contenuti e finanziamenti per la realizzazione di una campagna di alfabetizzazione comunitaria rivolta a 25.000 giovani e adulti nelle aree rurali, tra cui soprattutto ragazze adolescenti di età superiore ai 15 anni e donne.
Per raggiungere il maggior numero possibile di ragazze e donne, l’UNESCO sta anche lavorando per fornire istruzione a distanza attraverso i media afghani, in particolare le stazioni radio. La radio è accessibile a più di due terzi della popolazione e ha il vantaggio di essere disponibile direttamente nelle case.
Grazie a molti donatori, l’UNESCO le sostiene nella produzione di contenuti di interesse pubblico sensibili ai conflitti, umanitari, sanitari ed educativi, con l’obiettivo di raggiungere almeno sei milioni di afghani, con un’attenzione specifica a donne e ragazze. Questo include il sostegno diretto a una stazione guidata da donne che produrrà oltre 200 ore di contenuti educativi al mese dedicati alle ragazze e alle donne, trasmessi in almeno otto province del Paese nel 2023.
Nulla però può sostituire l’aula scolastica, che è un luogo di integrazione sociale, dove si impara a vivere insieme, dove studenti e insegnanti partecipano al processo pedagogico. Pertanto, l’UNESCO e i suoi Stati membri continueranno ad adoperarsi per porre il diritto all’istruzione delle ragazze e delle donne afghane in cima all’agenda internazionale.
Le decisioni delle autorità de facto in Afghanistan minacciano di cancellare le conquiste ottenute dal Paese negli ultimi 20 anni. Dal 2001 al 2021, l’Afghanistan ha decuplicato le iscrizioni a tutti i livelli di istruzione, passando da circa 1 milione di studenti a circa 10 milioni, con il sostegno della comunità internazionale, compresa l’UNESCO.
In questo periodo, il numero di bambine che frequentano la scuola primaria era passato da quasi zero a 2,5 milioni. Anche la partecipazione delle donne all’istruzione superiore afghana era aumentata di quasi 20 volte, passando da 5.000 studenti a oltre 100.000. Il tasso di alfabetizzazione femminile quasi raddoppiato, passando dal 17% di donne in grado di leggere e scrivere nel 2001 a quasi il 30% per tutte le fasce di età. (@OnuItalia)