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mercoledì, Novembre 6, 2024

Massari (Italia), impegno a riforma Onu per rafforzare lo Stato di diritto

NEW YORK, 12 GENNAIO – “La comunità internazionale puo’ continuare a contare sull’Italia in uno sforzo collettivo per rafforzare lo Stato di diritto nelle relazioni internazionali, anche attraverso una riforma delle Nazioni Unite volta a rendere l’Organizzazione – e lo stesso Consiglio di Sicurezza – più democratica, rappresentativa, responsabile, trasparente ed efficace”, ha dichiarato oggi il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, Ambasciatore Maurizio Massari, nel corso di un dibattito aperto del Consiglio sulla promozione e il rafforzamento dello Stato di diritto nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

La riunione era stata convocata dalla Missione del Giappone, che detiene la presidenza di turno del Consiglio per il mese di gennaio, per celebrare i dieci anni da quando i capi di Stato e di governo delle Nazioni Unite si sono riuniti presso la sede di New York per riaffermare il loro “impegno solenne verso gli scopi e i principi della Carta dell’ONU, il diritto internazionale e la giustizia, e verso un ordine internazionale basato sullo Stato di diritto”. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha aperto la sessione: “Dal più piccolo villaggio al palcoscenico globale, lo Stato di diritto (Rule of Law) è l’unica cosa che si frappone tra la pace e la stabilità e una brutale lotta per il potere e le risorse”, ha affermato, sostenendo che esso protegge i vulnerabili, previene la discriminazione, rafforza la fiducia nelle istituzioni, sostiene economie e società inclusive ed è la prima linea di difesa contro i crimini di atrocità.

Il capo delle Nazioni Unite ha dipinto un quadro desolante di popolazioni civili di tutto il mondo che soffrono a causa di conflitti devastanti, povertà in aumento e fame crescente, e ha avvertito che “siamo a grave rischio di uno Stato senza legge”. Dallo sviluppo illegale di armi nucleari all’uso non autorizzato della forza, “gli Stati continuano a violare impunemente il diritto internazionale”, ha continuato, citando l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le uccisioni illegali di palestinesi e israeliani, l'”apartheid di genere” in Afghanistan, il programma illegale di armi nucleari della Repubblica Popolare Democratica di Corea, la violenza e le “gravi violazioni dei diritti umani” in Myanmar e la “profonda crisi istituzionale” ad Haiti.

“Come dimostrano questi esempi, l’adesione allo Stato di diritto è più importante che mai. Tutti gli Stati membri hanno la responsabilità di sostenerlo in ogni occasione”, ha dichiarato il capo delle Nazioni Unite.

L’Italia si è allineata a una dichiarazione rilasciata dall’Unione Europea e a una dichiarazione rilasciata dall’Austria a nome del Gruppo degli Amici dello Stato di Diritto. Più specificamente, l’ambasciatore Massari ha sottolineato l’approccio dell’Italia basato su cinque aree di impegni a lungo termine, affinché l’impegno solenne e unanime del 2013 possa essere rispettato.

In primo luogo, il rigoroso rispetto degli obblighi giuridici internazionali, siano essi derivanti da trattati o dal diritto internazionale consuetudinario, deve essere obbligatorio per tutti. In secondo luogo, le violazioni del diritto internazionale commesse dagli Stati, soprattutto se relative a norme perentorie, devono avere conseguenze.

In terzo luogo, gli individui responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni (in questo senso, l’Italia rimane convinta che un’istituzione giudiziaria universale, indipendente e imparziale, come la Corte penale internazionale, che integri gli sforzi delle autorità nazionali, sia uno strumento chiave per combattere l’impunità). In quarto luogo, le controversie che possono mettere in pericolo la pace e la sicurezza internazionale devono essere risolte pacificamente, in conformità con l’articolo 33 della Carta delle Nazioni Unite, ricorrendo a corti e tribunali internazionali e rispettando le loro sentenze e decisioni. Quinto e ultimo punto, la codificazione e il progressivo sviluppo del diritto internazionale devono essere perseguiti come mezzo per raggiungere la certezza del diritto, il buon governo e per adattare il diritto alla realtà in continua evoluzione delle relazioni internazionali. L’Italia continua a sostenere l’importante lavoro della Commissione di diritto internazionale e della Sesta Commissione dell’Assemblea Generale in questo senso, anche in aree importanti come il diritto della responsabilità dello Stato. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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