NEW YORK, 14 DICEMBRE – Il Rappresentante permanente italiano all’ONU, Maurizio Massari, e’ intervenuto oggi al dibattito in Consiglio di Sicurezza su riforma del multilateralismo e mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
“C’e’ una crescente richiesta di riformare e rafforzare l’insieme delle istituzioni multilaterali su cui si basa oggi il sistema internazionale. Crediamo fermamente in un ordine internazionale basato su regole, con le Nazioni Unite al centro, per garantire pace e sicurezza, diritti umani e sviluppo sostenibile. Come affermato nell’Agenda 2030, non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile, né sviluppo sostenibile senza pace o senza diritti umani. È quindi essenziale che la Nuova Agenda per la Pace lanciata nel 2021 dal Segretario generale Antonio Guterres nel quadro del suo rapporto ‘Our Common Agenda’ e attualmente in via di redazione sia ancorata a questi principi,” ha detto l’Ambasciatore.
L’organo mondiale incaricato di mantenimento della pace e’ il Consiglio di Sicurezza e dunque, per rafforzare il multilateralismo, l’Italia – ha detto Massari – condivide l’urgenza e l’importanza di una riforma del Consiglio di Sicurezza. Su questo tema l’Italia e i partner del gruppo Uniting for Consensus “hanno una visione molto chiara su come raggiungere questo obiettivo”.
Secondo Ufc una riforma soddisfacente del Consiglio di Sicurezza è quella che lo porta ad essere “più rappresentativo, democratico, efficiente, trasparente e responsabile e, in definitiva, più adatto ad affrontare le nuove sfide globali e la realtà odierna,” ha aggiunto l’Ambasciatore italiano.
Più trasparente “significa che le decisioni non sono prese da un gruppo ristretto ed esclusivo che detiene la parola finale, ma da tutti i membri del Consiglio di Sicurezza in modo inclusivo”. Più rappresentativo significa andare oltre il semplice aumento del numero di membri del Consiglio di Sicurezza e invece aumentare le opportunità per tutti gli Stati membri e, quindi, accrescere il ruolo e la voce di quelli oggi sottorappresentati, in particolare l’Africa e i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS).
Più responsabile, secondo Ufc, significa che ogni membro deve rispondere all’intera comunità delle Nazioni Unite. I veti degli ultimi mesi in relazione all’aggressione russa all’Ucraina hanno fornito un’ulteriore conferma dell’effetto paralizzante del veto sulla capacità di azione del Consiglio. Per questo motivo Ufc sostiene le iniziative volte ad auto-limitare l’esercizio del veto.
Più democratico, sempre secondo la proposta del Gruppo fatta propria dall’Italia, significa semplicemente che ogni nuovo membro di un Consiglio di Sicurezza riformato deve essere eletto: “La democrazia, come la conosciamo, si basa su elezioni regolari”, ha detto Massari. Più efficace infine significa un Consiglio che può agire rapidamente, che gode di maggiore credibilità agli occhi di tutti gli Stati membri e le cui decisioni sono pienamente rispettate e attuate, adempiendo così meglio al suo mandato.
“Un Consiglio di sicurezza riformato è alla nostra portata di mano. Non è l’assenza di un testo a ostacolare i progressi verso un Consiglio di Sicurezza più efficace. Purtroppo pero’, ancora oggi, il dibattito è spesso distratto dall’insistenza sul processo e sulle questioni procedurali invece che sulla sostanza e sulla ricerca di vere convergenze sulle questioni importanti, come la rappresentanza regionale all’interno del Consiglio”, ha detto l’Ambasciatore italiano ribadendo che l’Italia continuerà a impegnarsi costruttivamente nella nuova sessione negoziale dell’IGN all’ONU (piattaforma di discussione sulla riforma, cui partecipa l’intera membership ONU) che inizierà il prossimo gennaio augurandosi che il resto dei membri faccia lo stesso. (@OnuItalia)