MILANO, 5 DICEMBRE – Il Politecnico di Milano ha conferito a Rafael Mariano Grossi, dal 2019 Direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica IAEA, la Laurea magistrale ad honorem in Ingegneria Nucleare: si tratta di una giornata particolare, poiché esattamente 80 anni fa, il 2 dicembre 1942 a Chicago, Enrico Fermi guidò l’esperimento che portò a realizzare la prima reazione nucleare a catena autoalimentata e controllata della storia.
Nelle motivazioni il professor Antonio Capone, Preside della Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione, ha riconosciuto il ruolo di Grossi per la promozione e diffusione dell’uso pacifico delle scienze e tecnologie nucleari, con applicazioni di fondamentale rilevanza in settori cruciali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) stabiliti dalle Nazioni Unite. E questo in un momento estremamente difficile per il nucleare a causa della guerra in Ucraina che continua a sfiorare la centrale nucleare più rande d’Europa, quella di Zaporizhzhia
Nel corso della sua laudatio il prof. Matteo Passoni, Coordinatore del Consiglio del Corso di Studi in Nuclear Engineering, ha ricordato l’azione fondamentale svolta da Grossi e dalla IAEA per valorizzare il ruolo dell’ingegneria nucleare nell’ambito delle iniziative di contrasto, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, salute globale, sviluppo sostenibile.
Nella sua lectio magistralis Grossi ha ricordato che in un contesto difficile come quello attuale dell’Ucraina è indispensabile che un’organizzazione diplomatica come la IAEA mantenga un ruolo imparziale, risoluto e proattivo per trovare una soluzione alle molte situazioni di crisi in atto.Proprio in queste ultime settimane Grossi si sta adoperando per arrivare ad una definizione per Zaporizhzhia che la protegga da ulteriori attacchi. ”Il pericolo nucleare o è imminente – ha detto Grossi della centrale – perché quasi ogni giorno ci sono attacchi o interruzioni della fornitura di elettricità….La centrale, che è la più grande in Europa, comincia a funzionare con i generatori di emergenza. Una situazione, senza precedenti, del tutto inaccettabile per un impianto industriale di questa dimensione e con il materiale nucleare che vi si trova.