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COP27: indagine Ipsos per Amref. Per 9 su 10 il clima è un’emergenza per la salute globale

ROMA, 17 NOVEMBRE – “Africa e salute: l’opinione degli italiani”: è l’indagine realizzata per Amref da Ipsos su 800 casi rappresentativi della popolazione italiana che si confrontano con la COP27. Dopo l’edizione del 2021, con un focus speciale sulla pandemia da Covid19, quest’anno particolare attenzione è stata dedicata al rapporto tra ambiente e salute. Il sondaggio è stato preceduto dal lancio di un documento di Amref sull’approccio One Health, presentato agli inizi di novembre, in occasione dell’avvio di COP27 la conferenza internazionale dedicata ai cambiamenti climatici. L’indagine Ipsos è stata realizzata tra l’11 e il 17 ottobre.
Tra le prime domande del sondaggio ci sono quelle volte a indagare la conoscenza di COP tra gli italiani: complessivamente il 70% non sa di cosa si occupa. Fra chi invece conosce l’appuntamento (o dopo che viene loro spiegato), il 64% pensa che le decisioni prese a COP27 possano avere un significativo impatto sull’ambiente nei prossimi anni. Più convinti i giovani adulti (75%), meno gli over 55 anni (58%). Nove italiani su dieci concordano sul fatto che il cambiamento climatico sia un’emergenza per la salute globale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) il cambiamento climatico è la più grande minaccia per la salute dell’umanità. Si stima che nel 2030-2050, tale fenomeno porterà a circa 250.000 morti in più ogni anno, soprattutto a causa di malnutrizione, malaria, diarrea ed esposizione a ondate di calore.
La riduzione dell’impatto del cambiamento climatico – secondo i risultati del sondaggio di Amref ed Ipsos – è considerata da 1 italiano su 3 la priorità di cui si dovrebbe occupare il nuovo governo a livello internazionale (tra i 25-34enni la quota sale al 43%), seguita dalla gestione della guerra in Ucraina (27%) e della prevenzione delle nuove pandemie (12%). Il 21% (1 italiano su 5) ritiene che le questioni italiane siano più urgenti. Priorità che però si scontrano con altre esigenze: in tal senso emerge dal sondaggio che 1 italiano su 2 ritiene che prima di tutto bisogna pensare alla ripresa economica, anche se significa intraprendere azioni rischiose per l’ambiente. Per il 72% degli intervistati i Paesi ad alto reddito potrebbero fare molto di più per la salute dei Paesi a basso reddito, spostando la responsabilità principalmente sull’Europa.

“Clima, guerra e prevenzione delle nuove pandemie, sono le priorità di cui si dovrebbe occupare il nuovo governo a livello internazionale, secondo la rilevazione di Ipsos” – sottolinea Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa -Italia, che aggiunge: “Questo ci dice che sicuramente il tema del cambiamento climatico è ormai entrato nell’agenda quotidiana degli italiani. Soprattutto nei giovani. Altrettanto positivo il fatto che per oltre nove persone su dieci il cambiamento climatico è un’emergenza per la salute globale. In effetti esso rischia di vanificare decenni di progressi nella salute globale, andando ad impattare nei luoghi che hanno contribuito in misura minore alle emissioni, compresi i Paesi dell’Africa. L’Africa è uno dei continenti più colpiti dal cambiamento climatico, sebbene contribuisca meno del 4% delle emissioni di gas serra. Per questo, per uno sviluppo globale sostenibile salute ed ambiente devono camminare insieme, fornire le risposte alle sfide che ci attendono”.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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