MONTREUX, 15 NOVEMBRE – La Rappresentanza italiana presso la Conferenza del Disarmo ha ospitato a Montreux, in Svizzera, una retreat in preparazione alla nona Conferenza di riesame della Convenzione sulle armi biologiche, presieduta quest’anno dall’Ambasciatore Leonardo Bencini. L’incontro ha visto la partecipazione di circa cento rappresentanti di oltre 70 Paesi, riunitisi per discutere delle sfide chiave per il successo della Conferenza, che si svolgerà a Ginevra dal 28 novembre al 16 dicembre.
”Abbiamo la responsabilità di avere successo – ha affermato Bencini – Traendo insegnamento dal periodo pandemico, è più che mai cruciale collaborare su un tema chiave per la pace e la sicurezza internazionale”.
Durante le due intense giornate di informali discussioni, i partecipanti si sono confrontati sui temi principali della Convenzione, tra cui l’importante ruolo della cooperazione e dell’assistenza internazionale, le sfide e le opportunità scientifiche e tecnologiche.
Riesaminando gli sviluppi dall’ultima Conferenza di Riesame, che si svolse nel 2016, l’evento ha permesso di approfondire possibili punti di convergenza, affrontando anche la tematica delle verifiche e del monitoraggio, cercando di rafforzare il ruolo dell’Unità di Supporto all’Attuazione della Convenzione (ISU) e gettando le basi per il futuro periodo che intercorrerà con la prossima sessione.
La Convenzione sulle armi biologiche (BWC) vieta lo sviluppo, la produzione e la detenzione di armi batteriologiche e impone la distruzione degli stock esistenti. Entrata in vigore nel marzo 1975, è il primo trattato multilaterale che vieta la produzione e l’utilizzo di un’intera categoria di armi. A oggi è stata ratificata da 184 Stati e firmata da altri 4.