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lunedì, Ottobre 14, 2024

Giornata alimentazione: WFP, rischi di crisi alimentare globale e fame record senza precedenti

ROMA, 14 OTTOBRE – Il mondo è a rischio di subire un altro anno di fame record mentre la crisi alimentare globale continua ad affliggere sempre più persone e a peggiorare i livelli di insicurezza alimentare acuta: lo afferma il Programma Alimentare Mondiale (WFP) lanciando un appello urgente per affrontare le cause profonde dell’aumento della fame, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.  L’agenzia dell’Onu con base a Roma ha affermato che l’attuale crisi è dovuta a una “confluenza di crisi concorrenti”, causata da shock climatici, conflitti e instabilità economica. Il numero di persone affamate in tutto il mondo è salito da 282 milioni a circa 345 milioni dall’inizio del 2022 e a metà anno WFP aveva raggiunto poco più di 111 milioni di bisognosi, con l’obiettivo di raggiungere la cifra record di 153 milioni entro la fine dell’anno.fame zero“Stiamo affrontando una crisi alimentare globale senza precedenti e tutti i segnali suggeriscono che non abbiamo ancora visto il peggio”, ha detto il Direttore Esecutivo del WFP David Beasley. “Negli ultimi tre anni i numeri della fame hanno ripetutamente raggiunto nuovi picchi. Permettetemi di essere chiaro: le cose possono ancora peggiorare e peggioreranno se non ci sarà uno sforzo su larga scala e coordinato per affrontare le cause profonde di questa crisi. Non possiamo avere un altro anno di fame record”.
Frenare la carestia
L’agenzia che si occupa di soccorso alimentare di emergenza ha sottolineato che attualmente sta “frenando la carestia” in cinque paesi: Afghanistan, Etiopia, Somalia, Sud Sudan e Yemen, anche se i conflitti continuano a spingere i più vulnerabili verso una fame catastrofica, con le comunicazioni interrotte, l’accesso umanitario limitato e le comunità sfollate.
L’attuale guerra in Ucraina, ad esempio, ha interrotto il commercio globale, facendo aumentare i costi di trasporto e i tempi di consegna, lasciando gli agricoltori privi di accesso a fertilizzanti sufficienti e altre forniture agricole di cui hanno bisogno per produrre abbastanza cibo. “L’effetto a catena sui prossimi raccolti si riverbererà in tutto il mondo”, avverte il WFP.
Economia e climaNel frattempo, gli shock climatici stanno aumentando in frequenza e intensità, non lasciando alle persone colpite il tempo per riprendersi tra un disastro e l’altro.
Una siccità senza precedenti nel Corno d’Africa sta spingendo più persone a livelli allarmanti di insicurezza alimentare, con la carestia ora prevista in Somalia, mentre le inondazioni hanno devastato case e terreni agricoli in diversi paesi, in particolare in Pakistan.
Il WFP ha bisogno di 24 miliardi di dollari per raggiungere 153 milioni di persone nel 2022. Il programma dell’ONU ha spiegato che la capacità dei governi di rispondere è limitata dai loro problemi economici nazionali – deprezzamento della valuta, inflazione, sofferenza del debito – poiché aumenta anche la minaccia di recessione globale. Finora quest’anno, il WFP ha aumentato di sei volte l’assistenza in Sri Lanka in risposta alla crisi economica, ha lanciato una risposta alle inondazioni di emergenza in Pakistan e ha allargato le operazioni a livelli record in Somalia, mentre la carestia incombe.
Nel frattempo, in Afghanistan, due afghani su cinque sono stati sostenuti dall’assistenza del WFP. L’agenzia ha anche lanciato un’operazione di emergenza in Ucraina e ha aperto un nuovo ufficio in Moldavia per sostenere le famiglie in fuga dal conflitto. (@OnuItalia)
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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