ROMA, 6 OTTOBRE – All’interno del vortice di nomine che si stanno susseguendo nelle ultime settimane alla Farnesina, quella che riguarda il passaggio di Lorenzo Fanara dall’ambasciata di Tunisi a quella di Abu Dhabi.
“La promozione delle eccellenze italiane e’ per me prioritaria anche in considerazione della posizione strategica di questo Paese, primo mercato di destinazione del nostro export nel mondo arabo, porta privilegiata verso i mercati del Medio Oriente, dell’Africa orientale e dell’Asia meridionale e piattaforma commerciale e logistica internazionale”, ha dichiarato il funzionario diplomatico italiano nel suo messaggio di benvenuto.
Ma l’ambasciatore Fanara non darà priorità solamente al commercio: “Sono inoltre convinto dell’importanza fondamentale della cultura, strumento indispensabile per favorire il dialogo rispettoso e la reciproca conoscenza. L’istituto italiano di cultura ad Abu Dhabi, l’unico nei Paesi del Golfo, è un’essenziale risorsa per costruire nuovi ponti di comunicazione e comprensione tra le nostre millenarie culture”, ha detto mettendo in risalto la centralità della cooperazione culturale durante il suo mandato.
Alcune problematiche si registrano in termini di rispetto dei diritti umani: le principali ONG ed agenzie hanno denunciano difficoltà nella libertà di espressione e nei diritti dei lavoratori. Gli EAU sono inoltre tra i Paesi che ancora prevedono la pena capitale nel sistema giudiziario, l’abolizione della quale è una delle assolute priorità italiane nel foro multilaterale delle Nazioni Unite.
Agrigentino, Fanara entra in carriera diplomatica nel 1998 presso la DG del Personale. Dal 2002 al 2006 il primo incarico presso la Rappresentanza permanente italiana presso l’UE a Bruxelles, poi a Mosca per i successivi 4 anni. Dal 2010 al 2013 è a Roma presso il Gabinetto del Ministro, poi altri tre anni all’estero, questa volta a Londra. Poi altri due anni al Gabinetto prima della nomina in Tunisia nel 2018. (@giorgiodelgallo)