ROMA, 19 SETTEMBRE – Per le celebrazioni per il 10º anniversario della Raccomandazione UNESCO del 2011 sul Paesaggio Storico Urbano (HUL), il Centro per il Patrimonio Mondiale UNESCO-WHC ha organizzato l’evento intitolato ”World Heritage City Lab: Pratiche di Sviluppo Sostenibile per il Patrimonio Urbano”, svoltosi la scorsa settimana a Cordoba, Spagna.
L’appuntamento, che ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore privato, il mondo accademico e la società civile, si è svolto in tre sessioni:
- Sostenibilità e resilienza, con gli interventi di accademici e rappresentanti delle istituzioni che si sono confrontati sul tema dell’utilizzo delle tecniche e dei materiali costruttivi tradizionali quali opportunità di dare risposta alle grandi sfide della crisi globale, sia economica che climatica. L’utilizzo di questi materiali riduce infatti l’impatto sull’ambiente e l’utilizzo di combustibili fossili in fase produttiva e di trasporto, in quanto normalmente prodotti in loco, e ha ottime prestazioni energetiche, perchè riduce la dispersione termica. L’utilizzo di tecniche e dispositivi tradizionali per la climatizzazione, come le cosiddette torri del vento, consente inoltre di ridurre il ricorso a dispositivi energivori.
- Governance e comunità, in cui si è discusso del tema di un approccio olistico alla gestione del Patrimonio Urbano, che in ossequio alle raccomandazioni HUL, deve prevedere un sempre maggiore coinvolgimento delle comunità nei processi di pianificazione urbana delle città appartenenti al Patrimonio Mondiale, in un’ottica che miri alla conservazione del bene, ma anche allo sviluppo economico sostenibile attraverso la valorizzazione delle attività tradizionali presenti in loco e il sostegno, anche economico, alle comunità residenti.
- Economia e turismo, globale e locale. Nell’ultima sessione è stato analizzato il tema dell’economia circolare nel campo della conservazione e gestione del Patrimonio, attraverso la condivisione di strategie e buone pratiche, al fine di incoraggiare il riuso e riciclo dei materiali ed evitare l’eccesso costruttivo e il consumo non responsabile del suolo, anche attraverso la presentazione di alcuni casi di studio. Per quanto riguarda il fenomeno dell’overtourism, di particolare interesse il tema della decongestione dei centri storici attraverso la predisposizione di proposte turistiche diversificate e decentrate, che mirino alla distribuzione dei flussi in aree e archi temporali più ampi, piuttosto che basarsi sul contingentamento delle presenze.