ROMA, 2 SETTEMBRE -Nel quadro della risposta umanitaria internazionale alle violente alluvioni provocate dalle piogge monsoniche, la Cooperazione Italiana ha disposto un contributo di emergenza di 500.000 euro in favore della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICROSS) in Pakistan. Il contributo consentirà di sostenere la Mezzaluna Rossa Pachistana nella fornitura di prima assistenza alle persone più vulnerabili colpite dalle recenti inondazioni e rappresenta un tangibile segnale di vicinanza e di solidarietà dell’Italia alla popolazione del paese asiatico.
Medici senza Frontiere, nel sollecitare aiuti e contributi, da parte sua ricorda che se le case sono fatte di fango, è più facile che la pioggia battente le distrugga; se le strade sono di terra battuta, l’acqua le rende inagibili nel giro di pochissimo: l’impatto che hanno avuto le inondazioni su un paese come il Pakistan è devastante. Un milione di case distrutte o danneggiate, un terzo del territorio sommerso dall’acqua, intere città isolate, oltre mille morti. Tra chi ha perso la casa ci sono anche operatori e operatrici di Medici Senza Frontiere (che lavora in Pakistan dal 1986) i quali comunque si sono messi al lavoro per allestire cliniche mobili, distribuire acqua potabile, kit igienici e zanzariere, riparare tubature e cercare di raggiungere i luoghi più remoti in diverse zone del Paese. ”In un paese sommerso dall’acqua – siega l’organizzazione – tutta l’acqua diventa sporca e manca quella pulita da bere. Le persone sono affette da malattie respiratorie e della pelle, perché in questa situazione le infezioni si propagano molto velocemente. Il colera e la malaria sono le prossime minacce”.