ROMA, 22 GIUGNO – Emergency e’ sul posto con sette ambulanze e il suo staff nelle zone di primo soccorso più vicine al gravissimo terremoto terremoto che ha colpito l’Afganistan per portare soccorsi in loco e riferire le vittime all’ospedale dell’Ong italiana di Kabul.
Ad ora si accertano centinaia di vittime e feriti, ma il timore è che le vittime possano aumentare ancora, perché molte persone potrebbero essere rimaste bloccate sotto gli edifici crollati, riferisce Stefano Sozza, Country Director in Afghanistan dell’organizzazione fondata da Gino Strada, secondo cui “l’ennesima tragedia non fa che peggiorare ancora una volta la condizione di fragilità e difficoltà economica e sociale in cui da mesi versa il Paese”.
#Afghanistan Stefano, il nostro Country Director, racconta cosa stiamo facendo dopo il #terremoto che nella notte ha colpito la zona orientale del Paese. Guarda il video #earthquake #Paktika https://t.co/KMhlQf8xlu pic.twitter.com/0iNUmtkyhB
— EMERGENCY (@emergency_ong) June 22, 2022
La scossa di magnitudo 5.9, avvenuta attorno alle 23 (ora italiana), è stata avvertita nel raggio di 500 km dall’epicentro fino in Pakistan e in India e ha provocato feriti, morti e distruzione nei distretti di Barmal, Zirok, Nika e Giyan della provincia di Paktika. Secondo media locali i morti sono almeno mille, almeno 1.500 i feriti individuati. L’Italia ha espresso solidarieta’: “I nostri pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie, pronti a partecipare in uno sforzop coordinato internazionale a favore delle popolazioni colpite”, si legge su un messaggio Twitter del Ministero degli Esteri.
Onu in difficolta’ per i soccorsi
Le Nazioni Unite non hanno le capacità di cercare e soccorrere le persone dopo il terremoto e la Turchia è “nella posizione migliore” per fornire le squadre di soccorso, ha detto il vice rappresentante speciale dell’Onu in Afghanistan Ramiz Alakbarov, che coordina le operazioni umanitarie, parlando in videoconferenza con i giornalisti del Palazzo di Vetro.
Alakbarov ha spiegato che c’e’ bisogno di 15 milioni di dollari per i bisogni immediati, e che
si pensa che circa 2000 case siano state distrutte. “Questo e’ il momento della solidarieta’”, ha detto il Segretario Generale Antonio Guterres, mentre da Roma il World Foot Program ha fatto notare che gia’ prima del sisma meta’ della popolazione dell’Afghanistan era gia’ alla fame. (@OnuItalia)