ROMA, 19 MAGGIO – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha presentato ieri a New York, durante un colloquio con il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, un piano italiano per la pace tra Ucraina e Russia: la notizia, riportata oggi da “Repubblica”, è stata confermata da fonti della Farnesina e dallo stesso Di Maio ripostando l’articolo del quotidiano su Instagram, mentre al Palazzo di Vetro il portavoce di Guterres, Stephane Dujarric, non ha voluto fare commenti.
Il documento è stato elaborato alla Farnesina in stretto coordinamento con Palazzo Chigi, scrive il quotidiano che precisa come alcuni contenuti della bozza siano stati anticipati agli sherpa del G7 e del gruppo Quint (Usa, Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia). Il piano prevede un percorso in quattro tappe, sotto la supervisione di un Gruppo internazionale di Facilitazione (GIF): il cessate il fuoco, la possibile neutralità dell’Ucraina, le questioni territoriali – in particolare Crimea e Donbass – e un nuovo patto di sicurezza europea e internazionale.
“Se è vero che la guerra è il fallimento della diplomazia – ha spiegato durante i lavori preparatori Di Maio ai tecnici della Farnesina – è anche vero che è la diplomazia a poter mettere fine alle guerre. Tutte prima o poi finiscono, e bisogna farsi trovare pronti con dei piani per il dopo-guerra”, riporta Repubblica. Ad ogni singolo passaggio, prosegue il quotidiano, andrà testata la lealtà degli impegni assunti dalle parti, in modo da poter procedere al passo successivo. Il giornale riporta che tutto nasce dalla volontà politica di costruire durante il conflitto le condizioni per fermare le armi.
Il primo passo del piano prevede il cessate il fuoco, da negoziare mentre si combatte. Il cessate il fuoco andrebbe accompagnato da meccanismi di supervisione e dalla smilitarizzazione della linea del fronte, per discutere i nodi aperti e preparare il terreno a una cessazione definitiva delle ostilità. Il secondo passo ruota attorno al negoziato multilaterale sul futuro status internazionale dell’Ucraina. Il terzo punto, il più “caldo” sotto il profilo diplomatico riguarda la definizione dell’accordo bilaterale tra Russia e Ucraina sulle questioni territoriali, sempre previa mediazione internazionale. La quarta tappa prevede la proposta di un nuovo accordo multilaterale sulla pace e la sicurezza in Europa, nel contesto dell’Osce e della Politica di Vicinato dell’Unione Europea. (@OnuItalia)