NEW YORK, 19 APRILE – “La crisi dei rifugiati ucraini è anche una crisi di protezione per donne e bambini che rappresentano il 90% delle persone in fuga dal paese”, ha detto oggi il rappresentante permanente italiano all’Onu a New York, Maurizio Massari, durante un dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza sul “Mantenimento della pace e della sicurezza dell’Ucraina”.
“I rischi di violenza sessuale, traffico, abusi, traumi psicologici e separazione familiare aumentano in tempi di conflitto e di sfollamento, ma dato il particolare profilo di genere di questo flusso di rifugiati, e il fatto che molti minori sono fuggiti da soli, in questo caso i rischi sono incredibilmente alti. Le testimonianze di stupri e violenze sessuali da parte delle truppe russe che stanno emergendo sono assolutamente inquietanti”, ha aggiunto l’ambasciatore italiano chiedendo “piena accountability” per gli autori di tali violazioni, “in modo da evitare ogni forma di impunità”.
Nel ribadire la condanna dell’Italia per “l’aggressione ingiustificata e non provocata” all’Ucraina da parte della Federazione Russa, Massari ha ribadito la richiesta di cessazione immediata delle ostilità, il ritiro delle forze militari russe dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina e il ritorno ad un percorso negoziale. “Ribadiamo inoltre la nostra sentita solidarietà all’Ucraina e al suo popolo e piangiamo tutte le vittime di questa guerra insensata”, ha aggiunto il Rappresentante Permanente italiano, esprimendo “profonda preoccupazione per i ripetuti attacchi ai civili, tra cui donne e bambini, e per le testimonianze e le denunce di crimini di guerra, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani perpetrati dalle forze armate russe”.
Oltre 7,1 milioni di persone sono sfollate internamente in Ucraina, mentre la guerra ha causato oltre 4,5 milioni di rifugiati. “I rifugiati sono una priorità che richiede un approccio internazionale e coordinato. Accogliamo quindi con favore gli sforzi dell’OIM, dell’UNHCR e delle altre agenzie delle Nazioni Unite sul terreno. Per cercare di alleviare questa insopportabile sofferenza umana, abbiamo fornito un contributo di 20 milioni di euro al Flash Appeal dell’Onu e 6 milioni di euro alla Croce Rossa”, ha ricordato Massari.
L’Italia segue i flussi migratori dall’Ucraina dal 2014, anche alla luce della presenza di una vasta comunità ucraina nel Paese: quasi 250mila ucraini vivono in Italia rappresentando una delle più grandi diaspore ucraine al mondo prima della guerra, mentre quasi 100mila rifugiati sono stati accolti dopo l’invasione russa. (@OnuItalia)