GINEVRA, 30 MARZO – Il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, è intervenuto oggi nell’ambito del Dialogo interattivo sull’aggiornamento orale sull’Ucraina dell’Alta Commissaria per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, nel quadro della 49ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
“L’Italia esprime la sua profonda preoccupazione per il grave deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina e per la catastrofe umanitaria causati dall’aggressione militare ingiustificata e non provocata da parte della Russia”, ha affermato l’Ambasciatore Cornado, ricordando che le vittime civili, inclusi i bambini, aumentano di giorno in giorno e che milioni di persone sono già state costrette ad abbandonare le proprie case. L’Ambasciatore ha aggiunto che l’Italia “è particolarmente preoccupata per la distruzione ed il danneggiamento su vasta scala di infrastrutture civili, incluse strutture sanitarie e educative, per il numero di giornalisti e operatori dei media uccisi o feriti dall’inizio del conflitto e per i rapporti su asseriti casi di violenza sessuale o di genere contro donne e ragazze”.
L’Ambasciatore Cornado ha inoltre evidenziato che l’Italia sostiene con forza tutte le misure volte a garantire il pieno accertamento delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in Ucraina e che, a tale riguardo, accoglie con favore le iniziative adottate dal Consiglio Diritti Umani, dall’OSCE e dalla Corte Penale Internazionale.
“L’Italia rinnova la sua esortazione alla Russia a rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, a porre fine immediatamente a tutte le azioni militari e a garantire corridoi sicuri per l’evacuazione dei civili dalle aree affette dal conflitto nonchè un accesso umanitario pieno, sicuro e senza ostacoli”, ha concluso l’Ambasciatore Cornado, ribadendo ancora una volta la piena solidarietà dell’Italia nei confronti dell’Ucraina e del suo popolo. (@OnuItalia)