DUBAI, 7 MARZO – Il Padiglione Italiano di Expo Dubai 2020, ha ospitato l’evento ufficiale di lancio della candidatura di Roma per Expo 2030, cui hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e la mobilita’ Enrico Giovannini, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Presidente del Comitato promotore Ambasciatore Giampiero Massolo, la vice Presidente Lavinia Biagiotti, il Commissario Generale di Expo Dubai 2020 Glisenti e l’architetto Carlo Ratti.
Il luogo individuato per ospitare la rassegna è l’area di Tor Vergata, e l’architetto Ratti supervisionerà il progetto; il logo scelto avrà la forma di un arco che vuole essere simbolo di accoglienza, senza dimenticare l’innovazione grazie alla tecnologia Nft.
A Dubai sono stati presentati i contenuti e il progetto concettuale della candidatura, che ruoterà intorno a cinque temi individuati dal Comitato stesso: 1) Evoluzione e rigenerazione; 2) Diversità e inclusione; 3) Sostenibilità e circolarità; 4) Digital first and ZED (Zero Emission Digital); 5) Decentralizzazione e connessione.
Il sindaco Gualtieri ha portato il messaggio di una città che vede come concetti chiave per ospitare l’esposizione universale la rigenerazione urbana e l’impegno a “costruire nuove relazioni fra i popoli e i territori” nell’ottica di sostenibilità e innovazione.
“Le quattro ragioni per cui penso che Roma sia il posto più appropriato per tenere un Expo sono storia, verde, innovazione e inclusione“, ha detto il sindaco. “Immaginiamo Expo non solo come una esposizione temporanea, ma come opportunità di rigenerazione urbana intelligente e sostenibile”. E con questa idea, è “una grande area a Tor Vergata, accanto al campus” dell’università, quella scelta per ospitare l’esposizione universale capitolina.
L’architetto Ratti ha illustrato le motivazioni della scelta di Tor Vergata, mostrando sulla mappa il sito per l’Expo romana che si pone l’obiettivo di “di ospitare 30 milioni di visitatori con 150 Paesi partecipanti in 210 ettari”. Un progetto che vede il suo potenziale a partire da ciò che già esiste: l’università, tesori archeologici e le opere dell’architetto Santiago Calatrava.
Ospitare l’Expo a Tor Vergata sarà poi l’occasione di potenziare le infrastrutture, per le quali Roma e il Lazio riceveranno 8,2 miliardi di investimenti, come ha ricordato il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
Secondo uno studio, l’arrivo di Expo a Roma sarà un volano da 46 miliardi di euro per la città e per tutto il Paese. E quello verso Roma 2030 è un percorso per il quale l’amministrazione si aspetta un sostegno importante dal mondo delle aziende e che vede la Capitale pronta a trasformarsi, migliorando “il layout del foro e dei centri archeologici, trasformando Via dei Fori in una zona esclusivamente pedonale e ridisegnando vecchie piazze”, ha detto Gualtieri. E per l’attenzione all’ambiente, “pianifichiamo di piantare un milione di nuovi alberi e stiamo promuovendo lavori per riqualificare il Tevere e il litorale di Roma“.