GINEVRA, 7 MARZO – In una risoluzione adottata venerdì, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra ha accettato di istituire una commissione per indagare sulle violazioni commesse durante l’attacco militare della Russia all’Ucraina. Trentadue paesi hanno votato a favore della risoluzione, presentata dall’Ucraina. Russia ed Eritrea hanno votato contro, mentre 13 nazioni si sono astenute.
La risoluzione chiede il ritiro “rapido e verificabile” delle truppe russe e dei gruppi armati sostenuti dalla Russia e sollecita un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alle persone bisognose.La Commissione d’inchiesta internazionale indipendente avrà un mandato che include l’indagine su tutte le presunte violazioni e abusi dei diritti e sui crimini correlati e la formulazione di raccomandazioni sulle responsabilità.
L’ambasciatrice ucraina Yevheniia Filipenko ha spiegato che alla base del dibattito urgente invocato da Kiev è “situazione dei diritti umani in Ucraina derivante dall’aggressione russa”. “Ancora più importante, l’iniziativa prevede l’istituzione di una Commissione d’inchiesta che indagherà su tutte le presunte violazioni e abusi dei diritti umani e violazioni del diritto internazionale umanitario e crimini correlati nel contesto dell’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, comprese le loro cause profonde”, ha affermato.
“È nostro dovere comune individuare le responsabilità imponendo la documentazione e la verifica dei crimini della Russia e l’identificazione dei responsabili”, ha continuato la signora Filipenko, in riferimento alla Commissione d’inchiesta. “Questo è l’unico modo per garantire che tale palese abbandono dei valori dei diritti umani, che condividiamo profondamente, non si ripeta mai in nessun altro luogo del mondo”.Parlando prima del voto la responsabile ucraina ha invitato i presenti a osservare un minuto di silenzio per tutte le vittime “derivanti dall’aggressione russa”, a quel punto i lavori del Consiglio si sono fermati, mentre i deputati si alzavano per mostrare il loro rispetto.
“Abbiamo appena osservato un minuto di silenzio, e non ci opponiamo a questo”, ha detto il consigliere Evgeny Ustinov della delegazione russa. “Ma speriamo che tutti i presenti qui, compresi i diplomatici e i rappresentanti delle Nazioni Unite, ricordino finalmente quelle migliaia di persone che sono state uccise e ferite dalle autorità in Ucraina. E queste sono le persone nel Donbass“.
Rifiutando la creazione di una commissione d’inchiesta, Ustinov ha insistito sul fatto che si tratta di “uno spreco di risorse, che potrebbero essere meglio utilizzate per aiutare i civili in Ucraina. Tuttavia, è improbabile che questa sia una preoccupazione dei co-sponsor della risoluzione, che useranno qualsiasi mezzo per incolpare la Russia”.