NEW YORK, 26 FEBBRAIO – Su richiesta dell’Ucraina il Consiglio di Sicurezza si riunira’ domani per discutere una rara bozza di risoluzione presentata da Stati Uniti e Albania che dovrebbe aprire la strada a una sessione speciale dell’Assemblea Generale sotto l’ombrello “Uniting for Peace” in cui riproporre il testo bocciato ieri per il veto russo.
E’ successo in passato soltanto in una decina di casi successivi a un veto. Questo tipo di risoluzione e’ considerata materia procedurale e come tale non puo’ essere bloccata da uno dei cinque membri permanenti. Ieri la bozza in cui l’attacco russo contro l’Ucraina viene “deplorato” aveva ricevuto undici voti a favore e tre astensioni (Cina, India e Emirati Arabi Uniti) oltre al ‘niet’ russo.
La risoluzione presentata ieri da Usa e Albania aveva ricevuto l’appoggio di una ottantina di co-sponsor tra cui l’Italia.
Oggi intanto il presidente dell’Assemblea Generale Abdulla Shahid ha incontrato il Rappresentante Permanente dell’Ucraina, Sergiy Kyslytsya, che lo ha informato sulla situazione a Kiev e della sua richiesta di una sessione speciale dell’Assemblea. Shahid, come aveva gia’ fatto sapere il Segretario Generale Antonio Guterres, ha cancellato una missione a Ginevra per parlare davanti alla 49esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani.
Dall’Italia il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha telefonato oggi di prima mattina al Presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, “per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all’attacco della Federazione Russa”. Draghi ha ribadito che l’Italia “appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito SWIFT e ha detto che l’Italia fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi”. Già il decreto di ieri aveva finanziato la fornitura di “equipaggiamenti militari non letali”, ma si dovrebbe andare oltre, probabilmente con un nuovo decreto a stretto giro. (@OnuItalia)