PARIGI, 7 FEBBRAIO – In occasione della 15° sessione del Comitato Intergovernativo per la Protezione e la Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali, domani verrà lanciata con un evento online dalla sede UNESCO di Parigi, la terza edizione del “Global Report Re|Shaping Policies for Creativity – Addressing culture as a global public good”. Le prime due edizioni erano state pubblicate nel 2015 e nel 2018.
Si tratta di un Rapporto UNESCO considerato punto di riferimento globale nel campo delle politiche culturali, poiché fornisce dati strategici su questioni chiave per dar vita a una governance più informata, partecipe e trasparente dei settori culturali e creativi.
Il Global Report è stato concepito come un mezzo per monitorare l’attuazione della Convenzione del 2005 sulla Protezione e la Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali e facilitare la condivisione di informazioni sui modi in cui questa può essere promossa nei vari Paesi del mondo.Il Report funge anche da strumento di benchmarking, ovvero come un processo sistematico usato per valutare la validità di prodotti, servizi e processi, attraverso il confronto con le imprese aventi le migliori performance nel settore di riferimento, fornendo anche un’azione di monitoraggio. Vengono analizzate infatti le attuali tendenze, identificati i principali progressi compiuti e, allo stesso tempo, anche le difficoltà e le sfide affrontate dalle parti interessate e dagli altri attori.
La pubblicazione di quest’anno offre nuovi dati approfonditi e propone raccomandazioni politiche con il fine di promuovere ecosistemi creativi che possano contribuire alla creazione di un mondo sostenibile entro il 2030 e oltre.
Durante l’evento di lancio di questa edizione sono previsti discorsi introduttivi e la proiezione di un video, in cui verranno spiegati quali sono i principali risultati. Seguiranno due tavole rotonde con sessioni di domande e risposte, intitolate “Politiche di monitoraggio per la creatività: dai processi nazionali all’analisi globale” e “Confrontare la cultura come bene pubblico globale attraverso una nuova generazione di politiche per la creatività”.