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Sorrentino in shortlist Oscar: gli auguri dall’Italia all’ONU

NEW YORK, 22 DICEMBRE – “E’ stata la mano di Dio” sfonda la shortlist degli Oscar per il migliore film internazionale e al regista napoletano Paolo Sorrentino arriva l’augurio del concittadino Maurizio Massari, Rappresentante permanente italiano all’Onu di New York. “La realta’ fa schifo, ma l’arte puo’ renderla grande. Forza Paolo!”, ha detto Massari su Twitter salutando l’annuncio dell’Academy che ieri ha annunciato la lista da cui l’8 febbraio verranno poi scelte le candidature vere e proprie.

Se poi Sorrentino portera’ a casa il suo secondo Oscar dopo “La Grande Bellezza” nel 2014, lo si sapra’ solo durante la “notte delle stelle” del 27 marzo. “E’ stata la mano di Dio” e’ il film piu’
autobiografico – quasi un memoir ambientato a Napoli negli anni
Ottanta – del regista italiano. In lizza con “E’ Stata la Mano di Dio” erano altre 91 candidature nazionali. Ce l’hanno fatta altri favoriti della vigilia, tra cui l’iraniano “Un eroe” di Asghar Farhadi, il film animato danese “Flee” di Jonas Poher Rasmussen, il giapponese “Drive My Car” di Ryûsuke Hamaguchi, tratto da un racconto di Haruki Murakami, il finlandese “Compartment No. 6”, lo spagnolo “The Good Boss” e il norvegese “La peggiore persona del mondo”. Grande escluso il francese “Titane” che aveva vinto la Palma d’Oro a Cannes.

“Flee”, già premiato agli Efa, e’ entrato anche nella nelle shortlist del miglior documentario, miglior cartone animato e potrebbe fare la storia come il primo documentario candidato a miglior film. Con Rasmussen per i documentari se la dovranno vedere tra gli altri anche anche “Summer of Soul”, “Billie Eilish”, “The Rescue” e “The Velvet Underground” mentre non ce l’hanno fatta “Ennio” di Giuseppe Tornatore e “Marx puo’ attendere” di Marco Bellocchio.

“E’ stata la mano di Dio” ha gia’ vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia 78 e il premio Mastroianni al protagonista Filippo Scotti, ma l’11 dicembre ha mancato l’obiettivo degli Efa, gli ‘oscar’ europei. Intanto è tra i film più visti in Italia su Netflix in questi primi giorni di
streaming dopo esser uscito anche in sala. Prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment (gruppo Fremantle) per Netflix, è il film più intimo, personale, più coraggioso, più autobiografico. Al centro la storia dell’alter ego Fabietto (Scotti) che tra l’esaltazione per la Napoli anni ’80 folle per Maradona e la sua tragedia personale (la perdita accidentale e prematura dei genitori), intravede la sua strada anche grazie all’incontro con il regista Antonio Capuano. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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